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Roma. L'attore Giovanni Galati in anteprima mondiale su Netflix (Foto)
ROMA 27 APRILE - Dal prossimo 4 Maggio via Internet sarà disponibile il primo film italiano originale su Netflix: “Rimetti a noi i nostri debiti”, diretto da Antonio Morabito con Marco Giallini e Claudio Santamaria, prodotto da La Luna Lotus Production, della Leone Film Group, con Rai Cinema.[MORE]
Si tratta di un film in anteprima mondiale, distribuito in 190 paesi, che sarà poi tradotto in 22 lingue.
Una storia di strozzinaggio, non diversa da quelle che macchinano da anni nel nostro Paese.
La racconta così il regista Morabito, descrivendola come la classica vicenda di creditori impegnati a soffocare intere famiglie e, in questo caso, la vita di un disoccupato che inizia a lavorare per una società di recupero crediti.
La vicenda non è dissimile da quelle che egli stesso vedeva sotto casa, da ragazzo: tanti esercizi pubblici strozzati da creditori in una Roma sotterranea, dalla quale si sentiva comunque attratto, fino a parlarne oggi in un film.
Del resto, è proprio nella realtà e nella quotidianità delle cose che si ritrova la verità della vita.
In questo scenario da sotterranei romani fa capolino con un cammeo l’attore calabrese, di Rossano, Giovanni Galati, già interprete di diversi film importanti come “Anime Nere” di Francesco Munzi, nel ruolo di Nino ne “Il Grande sogno” di Michele Placido e “Caffè” di Cristiano Bortone, solo per citarne alcuni.
E proprio a Giovanni Galati abbiamo rivolto alcune domande.
Qual è la tua parte nel film?
<<Interpreto il ruolo di Cosimo un freddo e lucido collega di Franco (Marco Giallini ndr) che si occupa come lui di recupero crediti e che cercherà, secondo le regole di questo oscuro lavoro, di far entrare nel furto Guido (Claudio Santamaria)>>.
Raccontaci delle tue giornate sul set.
<<Mi sono trovato benissimo grazie alla professionalità e bravura del regista Antonio Morabito. Per me è stata un’esperienza importante sia perché ho lavorato accanto ad attori molto validi, come Giallini e Santamaria, sia perché si tratta di un film di notevole portata: la visione su Netflix infatti, investe un po’ tutti di una nuova responsabilità, non ci rivolgiamo soltanto ad un pubblico italiano ma approdiamo inevitabilmente in altri 190 paesi, nelle case di chiunque voglia e decida di vederci>>.
Cosa ne pensi di questo primo film originale su Netflix?
<<È una nuova scommessa per il mondo del Cinema e quindi per me>>.
Con “Rimetti a noi i nostri debiti” la storia del Cinema infatti cambia, perché si tratta di un lavoro che si rivolge ad un pubblico differente da quello seduto nelle sale cinematografiche, per proporsi invece alla platea sconfinata di Netflix (150 milioni di abbonati e 300 milioni di profili attivi nel mondo).
Una distribuzione di respiro internazionale che concede agli attori una notorietà più dilatata e al contempo riconosce al film stesso una valenza di interesse universale, per i temi trattati, così come ha dichiarato soddisfatto, in alcune interviste, l’attore Claudio Santamaria.
“Rimetti a noi i nostri debiti”, la trama.
Guido (Claudio Santamaria) vive tirando avanti come può: un lavoro saltuario da magazziniere, qualche bicchiere al bar con Rina (Flonja Kodheli), la nuova barista, e un vecchio professore (Jerzy Stuhr) vicino di casa con cui parlare ogni tanto. E molti debiti sulle spalle. Quando perde il lavoro e subisce un’aggressione commissionata dai suoi creditori, capisce che l’unico modo per risollevarsi è paradossalmente lavorare per loro, divenendo lui stesso un esattore; lavorerà gratis fino a quando il debito sarà estinto. Franco (Marco Giallini) è un esperto e affermato recuperatore di crediti. Un demonio sul lavoro, un angelo tra le mura della sua bella casa, con la sua famiglia. Un equilibrio trovato grazie a fugaci confessioni in chiesa e corse mattutine nei vialetti del cimitero. È Franco che dovrà occuparsi della formazione di Guido. Una coppia singolare la loro: Franco, estroso e affascinante, una maschera inscalfibile per Guido; Guido, riservato e solitario, un libro aperto per Franco. Due ruoli destinati a una mutua contaminazione.
In poco tempo Guido entrerà così in contatto con persone che hanno soldi ma non vogliono pagare e con altre invece offese e umiliate, che hanno già perso tutto. A quel punto Guido non potrà non dare ascolto alla sua coscienza, costringendo Franco a svelare la propria natura.
Presentazione della Prima assoluta del film:
Cinema Adriano in Roma, 4 Maggio 2018
Oriana Barberio