Cronaca

Roma, il San Camillo assume medici non obiettori

ROMA, 22 FEBBRAIO - L'Ospedale San Camillo di Roma assumerà due ginecologi non obiettori, con un concorso finalizzato proprio al servizio di interruzione volontaria di gravidanza (ivg).
I medici selezionati saranno dedicati esclusivamente al reparto che si occupa di interruzioni della gravidanza, e secondo quanto sostiene la direzione sanitaria dell’ospedale, il bando è stato studiato per evitare che i vincitori, una volta assunti, possano diventare obiettori di coscienza: «Rischierebbero il licenziamento per inadempienza contrattuale». [MORE]

La decisione, annunciata oggi da Repubblica, ha suscitato le proteste del mondo cattolico e della Cei (“Chiesa Episcopale Italiana”), in quanto “snatura l'impianto della legge 194 che non aveva l'obiettivo di indurre all'aborto ma prevenirlo” Infatti secondo Don Carmine Arice, direttore dell'Ufficio nazionale per la pastorale della salute della Cei: “Predisporre medici appositamente a questo ruolo è una indicazioni chiara» ha detto, sottolineando che «Non si rispetta un diritto di natura costituzionale quale è l'obiezione di coscienza».

Voluto fortemente dal presidente della regione Lazio, il bando aveva suscitato polemiche e resistenze sia da parte della politica, sia dallo stesso ambiente ospedaliero. Nonostante questo Nicola Zingaretti ha voluto però portare avanti il concorso «per garantire la piena applicazione della legge 194». Il problema nasce dal fatto che di norma 8 medici su 10 sono obiettori e in diversi ospedali il ricorso all’interruzione volontaria della gravidanza è spesso difficile.

Giulia Piemontese
 

(immagine da: 06blog.it)