Roma, Gabrielli: "Non sono il badante di Marino". Il sindaco risponde: "Riconoscere nostri successi"
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Roma, Gabrielli: "Non sono il badante di Marino". Il sindaco risponde: "Riconoscere nostri successi"

martedì 1 settembre, 2015

ROMA, 1 SETTEMBRE 2015 - Nessun sindaco dimezzato. Gabrielli ha semplicemente spiegato quali sono i compiti del sindaco e quali quelli del prefetto. A Roma c'è un sindaco solo: col prefetto Franco Gabrielli “affronteremo le questioni più delicate, verificheremo ciò che ancora c'è da fare sul terreno della legalità e della trasparenza, con lui lavoreremo per realizzare un Giubileo della Misericordia che riempirà di orgoglio i romani e gli italiani”. Ignazio Marino dagli Stati Uniti dove è in vacanza commenta così, con un'alzata di spalle, le parole di ieri del prefetto Gabrielli continuando con la strategia di comunicazione a basso profilo, già utilizzata nei giorni più caldi dell'inchiesta Mafia Capitale. [MORE]

Anche Gabrielli da parte sua prova a gettare acqua sul fuoco dopo le polemiche per il suo ruolo a fianco del sindaco di Roma in vista del Giubileo che dall'opposizione è stato letto come un "commissariamento mascherato" di Ignazio Marino. E sottolinea che non c'è "nessuna diarchia" nella Capitale e puntualizza che non è sua intenzione candidarsi a sindaco: "Questa città, Roma Capitale, ha un solo sindaco che é stato eletto dal popolo e sarà tale finché avrà la fiducia della sua maggioranza. Non possono esistere giuridicamente diarchie o consolati: il prefetto non entra nelle scelte politiche che rimangono del sindaco esclusivamente”.

Ma al tempo stesso dalle parole del prefetto è chiaro come Gabrielli voglia svolgere in pieno le sue funzioni, assumersi le proprie responsabilità. E come avvertimento cita anche l'articolo del Tuel (Testo unico degli enti locali, ndr) che gli consente in caso gravi lo scioglimento del Comune “Il prefetto di Roma qualora le sue indicazioni e le sue proposte rimanessero lettera morta, può ricorrere a un articolo del Tuel che prescrive che vi possa essere lo scioglimento del Comune qualora vi siano gravi e reiterate violazioni di legge", anche se poi questo compito spetta al presidente della Repubblica su proposta del ministro dell'Interno.

Eppure qualche dissapore tra i due uomini già si intravede, quando Gabrielli non risparmia il sindaco da qualche frecciata: «Se sento il Marino? Come no, tra una immersione e l'altra...», così sorridendo il prefetto di Roma aveva risposto ai giornalisti. Gabrielli, immortalato in un video pubblicato su siti di alcuni quotidiani, alludeva alle immersioni fatte da Marino durante le vacanze ai Caraibi di cui hanno parlato le cronache mentre infuriavano le polemiche sull'assenza del sindaco da Roma. Poi in serata il ramo d'ulivo: “Sicuramente non ha fatto bene a Marino” non esserci stato. “Ma io rispetto la sua mentalità che è molto da chirurgo e cioè di chi non si risparmia sul lavoro ma quando decide di prendersi una pausa se la prende tutta perché ritiene, secondo me giustamente, che bisogna rigenerarsi”, ha detto Gabrielli sempre ad Agorà.

Anche perché se Roma non ha bisogno di qualcosa è solo di uno scontro degli uomini al vertice delle istituzioni, in vista dei prossimi appuntamenti. Ne è consapevole Gabrielli, quando spiega che “la vicenda romana di Mafia Capitale è una cosa complicata e non penso di avere i numeri per compiere da solo un'impresa del genere anche perchè non ho mai creduto all'uomo solo al comando" e ne è consapevole il sindaco che dal ritorno dalle vacanze negli Stati Uniti avrà una settimana decisiva in vista del Giubileo.

Tiziano Rugi

 


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