Cerca

Roma, donna condannata a risarcire trentamila euro per aver parlato male dell'ex marito al figlio

Antonella Sica
Condividi:
Roma, donna condannata a risarcire trentamila euro per aver parlato male dell'ex marito al figlio
Notizia in evidenza
Occhio alla notizia
Tempo di lettura: ~2 min

Rimani sempre aggiornato!

Unisciti al nostro canale Telegram per ricevere notizie in tempo reale, esclusive ed aggiornamenti direttamente sul tuo smartphone.

ROMA, 19 OTTOBRE – La prima sezione del tribunale civile di Roma, con una sentenza del 9 settembre 2016, depositata nei giorni scorsi, ha condannato una donna a pagare un risarcimento danni di 30 mila euro in favore dell'ex coniuge per aver parlato male di lui al figlio «screditando» così la sua immagine.
La decisione - che potrebbe porre dei precedenti importanti nelle vicende legate alle separazioni e al conseguente rapporto tra ex genitori e figli – arriva dopo che il Tribunale ha accertato che la madre, a seguito della separazione, non aveva cercato di riavvicinare il figlio al padre. [MORE]

Nelle motivazioni il tribunale spiega che la donna non ha puntato a «risanare il rapporto nella direzione di un sano e doveroso recupero necessario per la crescita equilibrata del minore, ma ha continuato a palesare la sua disapprovazione in termini screditanti nei confronti del marito». Per i giudici la condotta della madre «ha avuto ricadute dirette sulla figura dell'altro genitore, svilito nel suo ruolo di educatore e di figura referenziale».
L'atteggiamento della donna, spiegano, dovrà essere improntato al «rispetto del ruolo genitoriale dell'ex coniuge e ad astenersi da ogni condotta negativa e denigratoria» e il risarcimento servirà al fine di «dissuaderla in forma concreta dalla protrazione delle condotte poste in essere, la cui persistenza, potrà peraltro in futuro dare adito a sanzioni ancor più gravi ivi compresa la revisione delle condizioni dell'affido».

«E' onere di ogni genitore attivarsi per recuperare e mantenere l'immagine dell'altro genitore nei confronti del figlio - decreta il tribunale - Qualora ciò non venisse realizzato, è possibile che il genitore venga condannato a risarcire il danno all'altro genitore ai sensi dell'art. 709-ter del Codice di procedura civile».
«Entrambi i genitori - in osservanza della responsabilità genitoriale di cui sono titolari- devono aver massimo rispetto dell'ex partner, in quanto questi è prima di tutto genitore del proprio figlio e quindi il rapporto con quest'ultimo deve essere tutelato e salvaguardato».

Il Tribunale stabilisce quindi che la condotta genitoriale che ostacola il buon funzionamento dell'affido condiviso con «degli atteggiamenti sminuenti e denigratori della figura paterna», deve essere sanzionata mediante il ricorso al disposto contenuto all'articolo 709-ter Cpc, vale a dire ammonendo il genitore collocatario, nel caso specifico la madre e stabilendo a suo carico un risarcimento danni di 30.000,00 euro.

[foto: rainews.it]

Antonella Sica

Rimani sempre aggiornato!

Unisciti al nostro canale Telegram per ricevere notizie in tempo reale, esclusive ed aggiornamenti direttamente sul tuo smartphone.

Scritto da Antonella Sica

Giornalista di InfoOggi

Leggi altri articoli

Rimani sempre aggiornato!

Unisciti al nostro canale Telegram per ricevere notizie in tempo reale, esclusive ed aggiornamenti direttamente sul tuo smartphone.