Politica
Roma, dimessi i componenti del mini direttorio romano Taverna, Castaldo e Perilli
ROMA – 8 SETTEMBRE. “La macchina amministrativa è partita ed è giusto che ora proceda spedita. Per questo, riteniamo che oggi il nostro compito non sia più necessario”. Sono queste le parole dei componenti del mini direttorio romano Paola Taverna, Fabio Massimo Castaldo e Gianluca Perilli annunciate sul blog del Movimento 5 Stelle, tenendo ad assicurare che all'amministrazione capitolina “Non faremo mai mancare il nostro sostegno e il nostro contributo”.[MORE]
Avrebbero quindi deciso di lasciare proprio mentre i grillini stanno affrontando un momento difficile per la gestione delle nomine dei dirigenti. “Sono stati mesi intensi e difficili – dichiarano - mesi nei quali il nostro apporto è stato di primaria importanza, in particolare, per l’individuazione della Giunta e per avviare la complessa macchina amministrativa. Mesi in cui non sono mancati neanche i dibattiti interni e le divergenze di opinione ma sempre animate da uno spirito franco e costruttivo: non abbiamo mai omesso di esprimere con zelo e meticolosità il nostro punto di vista”.
Nel frattempo, Paola Taverna, accusata di aver divulgato dei documenti riservati, prova a difendersi asserendo: “Non ho dato io sms e mail ai giornali, sono pronta a querelare! Allora ho già provveduto a far smentita pubblica a chi si è permesso di dire che sono stata io a passare mail ed sms alla stampa e sono pronta a querelare chiunque lo affermi nuovamente! Chiaro? Il Movimento 5 stelle è la mia vita e per quello che è in mio potere lotterò fino alla fine per veder realizzato quel sogno. Non riuscirete a metterci gli uni contro gli altri e chi oggi sta facendo certe insinuazioni definendosi uno del 5 stelle può trovare altra collocazione”.
“Il movimento è in balia di una faida interna che prima o poi li porterà allo sfascio”, critica Stefano Esposito, senatore del Partito Democratico, che crede che questa scelta potrebbe portare alla fine del movimento di Grillo.
Virginia Raggi dovrà quindi affrontare un altro grande problema e, soprattutto, dovrà affrontarlo senza l'appoggio dei componenti del mini direttorio romano appena dimessi.
Chiara Fossati