Cronaca
Roma, CasaPound e centri sociali: guerriglia a Casal Bertone (Video)
ROMA, 24 MARZO 2012- Sale la tensione tra i centri sociali e CasaPound, nel quartiere di Casal Bertone, a Roma dove ieri si è assissito a delle scene di vera e propria guerriglia urbana: cassonetti rovesciati, fumogeni accesi, lancio di sassi. Tutto ciò ha richiesto l'intervento delle forse dell'ordine che, da ieri pomeriggio, presidiano il quartiere. Secondo la ricostruzione dei fatti, tutto ha avuto inizio dopo che Simone, attivista dei centri sociali, di 30 anni, ha denunciato un'aggressione che era avvenuta nella mattina di ieri a spese sue e di un suo amico, "Eravamo davanti all'ingresso dei magazzini popolari di Casal Bertone quando sono arrivati in dieci, con i caschi in testa e i bastoni in mano, e hanno iniziato a colpirci".
Prosegue Simone, secondo cui è evidente la matrice politica, "Due li ho riconosciuti perché sono della zona: appartengono a CasaPound. Fortunatamente abbiamo solo qualche escoriazione alla testa, poteva andarci peggio. Le persone dai palazzi intorno li ha visti arrivare e hanno chiamato i carabinieri. Hanno iniziato a urlare dalle finestre di smetterla. Io ho provato a difendermi come potevo, poi sono scappati".
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Tuttavia, le versioni dei due gruppi sono contrastanti e ciascuno dei due sostiene di essere stato provocato dall'altro. Infatti, secondo gli appartenenti del centro sociale dei "fascisti del terzo millennio". In base a quanto hanno scritto ieri dagl'attivisti di via Napoleone III, "Nella tarda mattinata di oggi la madre di un militante di CasaPound Italia è stata riconosciuta e aggredita in via di Portonaccio. La signora era in macchina, quando si è vista circondare da alcuni estremisti di sinistra, che hanno tentato di impedirle di passare e preso a calci la vettura. Poi, quando è riuscita a passare, gli antifascisti le hanno lanciato contro alcuni bastoni, che hanno colpito la macchina. Allontanandosi gli aggressori si sono imbattuti in due militanti di CasaPound e ne è nato un tafferuglio, conclusosi comunque senza feriti".
Per CasaPound Italia, "L'aggressione arriva dopo giorni di provocazioni, manifesti strappati. E' evidente l'intento di 'guastare la festa', visto che oggi il Circolo Futurista Casal Bertone festeggia i cinque anni di occupazione. Noi comunque non ci facciamo intimidire e questa sera saremo tutti in presidio al Circolo per dire 'no' alla violenza e alla logica mafiosa dell'antifascismo militante".
Per gli attivisti dell'associazione di destra, "E' stato respinto l'assalto al Circolo sferrato da circa 300 militanti dei centri sociali romani, che hanno attaccato la struttura occupata di Cpi a colpi di bombe carta. Anche le vie limitrofe sono ora presidiate dalle forze dell'ordine in tenuta antisommossa. Abbiamo ripreso le scene dell'assalto e a breve diffonderemo le immagini che dimostrano cosa è avvenuto questo pomeriggio in via degli Orti di Malabarba. I militanti del movimento continueranno a presidiare il Circolo futurista fino a quando sarà necessario".
Prosegue CasaPound, "Trecento militanti di estrema sinistra, armati di mazze, caschi e bastoni, stanno assaltando, anche a colpi di bombe carta, il Circolo Futurista Casal Bertone dove in questo momento sono riunite un centinaio di persone che stanno tenendo un presidio contro la violenza dopo che questa mattina la madre di un militante del movimento è stata aggredita nelle vicinanze, in via di Portonaccio. Si tratta di un attacco premeditato, di un assalto preordinato da giorni proprio in vista dell'anniversario del Circolo. Chiediamo che qualcuno intervenga immediatamente per interrompere un'aggressione pianificata a tavolino e che arriva dopo giorni di provocazioni da parte degli antifascisti del quartiere".
Diametralmente opposta la versione dei fatti degli appartenenti ai centri sociali, "Dopo l'aggressione al nostro compagno, dai magazzini popolari ci siamo mossi in corteo diretti verso il Circolo ma qui ad attenderci c'erano gli attivisti di CasaPound schierati con mazze e bastoni". Dice Simone, "Due militari in borghese, che si trovavano in un'auto dei carabinieri, non sono intervenuti per fermarli. Si sono limitati a dire 'smettetela che non siamo negli anni '70. Ci siamo difesi come potevavo, per fortuna due signore ci hanno avvertiti che stavano arrivando con caschi e bastoni, così abbiamo avuto il tempo di uscire in strada. E' durato in tutto tre o quattro minuti, la gente inveiva dai palazzi contro i carabinieri e contro di loro, minacciando di lanciare giù i vasi. Massimo è andato in ospedale a farsi medicare alla testa". Il ragazzo ha poi aggiunto, "Non sporgiamo denuncia perché i carabinieri erano presenti".
A questo punto, si reso necessario l'intervento delle forze dell'ordine con cariche di alleggerimento. Da tutto ciò, fortunantamente non ci sono stati feriti gravi, ma solo cinque contusi. Poi si è avuto bisogno di un altro intervento della polizia e carabinieri, al fine di disperder gli attivisti.
Per il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, "La violenza politica è una mala pianta che cresce nella spirale delle ritorsioni reciproche. Dobbiamo spezzare questa spirale prima che possa crescere. Chiedo agli inquirenti di individuare e assicurare alla giustizia i responsabili dell'episodio di oggi e a tutti i gruppi politici, di destra e di sinistra, di isolare i violenti e di professare con la massima determinazione il rifiuto di ogni forma di violenza come mezzo di azione politica. Ricordo a tutti, ancora una volta, che Roma in passato ha pagato un tributo troppo alto allo scontro violento tra opposte ideologie: troppi giovani, di sinistra e di destra, sono morti per mano del terrorismo o a causa della degenerazione violenta della politica. Queste pagine a Roma non si debbono ripetere".
Secondo il presidente della Provincia, Nicola Zingaretti, "A Roma negli ultimi tempi stiamo assistendo ad una spirale di violenza che sembra non avere fine. Le aggressioni e gli agguati di stampo politico aumentano a dismisura, a un ritmo quasi quotidiano. Oggi a Casal Bertone assistiamo a degli attacchi squadristici seguiti da una guerriglia urbana. Condanniamo con forza questi scontri, ma al contempo chiediamo con urgenza che si faccia chiarezza sulle responsabilità delle violenze. Roma non può tollerare di precipitare nuovamente in anni bui che pensavamo fossero completamente dimenticati. Ora è necessario più che mai l'impegno di tutti per cambiare il clima in città sempre più violento e intollerante".
Sulla vicenda si esprime anche il consigliere provinciale di SeL Gianluca Peciola, "E' preoccupante il ripetersi di aggressioni e di atti di violenza squadrista nella nostra città. E' ancora più preoccupante che questo fatto avvenga proprio nel giorno della commemorazione dei martiri delle Fosse Ardeatine, uno degli episodi più drammatici dell'occupazione nazifascista a Roma. Da quando il centro destra è al governo della città, continuano a ripetersi provocazioni e atti di violenza neofascista che alimentano il clima di odio politico. Ci aspettiamo da parte delle Istituzioni atti concreti per fermare la violenza squadrista a Roma. Ai ragazzi aggrediti tutta la nostra solidarietà".
Il presidente dell'Anpi Roma, Vito Francesco Polcaro ha sostenuto che, "Occorre condannare con forza le violenze squadriste che sono ormai diventate seriali nella nostra città. Siamo tutti chiamati a vigilare. Ci auguriamo che le forze dell'ordine agiscano tempestivamente per individuare i responsabili delle violenze attuate da militanti di destra appartenenti a formazioni come Casapound, applicando le le leggi vigenti, in un appello alle forze politiche e sociali e ai cittadini" dopo i fatti di Casal Bertone. Per Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione comunista: "E' inaccettabile che le istituzioni non intervengano per far chiudere CasaPound, nonostante i numerosi episodi di questo tipo".
(Fonte: Ansa, Adnkronos, La Repubblica)
Rosy Merola