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Roma "Big Game 2011" Campionato del Mondo di Drifting
Il “ Big Game 2011 “ in scena nelle acque antistanti il porto di RomaSe la pesca in genere è una delle prime ROMA 4 SETT. 2011 - attività che l’uomo ha posto in essere per il suo naturale sostentamento è anche vero che le tecniche per renderla sempre più redditizia stanno progressivamente migliorando fino ad arrivare ai giorni nostri che vedono la pesca alla ribalta anche come vera e propria attività sportiva e strettamente connessa al rispetto delle esigenze dell’ambiente.[MORE]
Nasce così il drifting, una tecnica di pesca che salvaguardia le esigenze di un puro e semplice divertimento agonistico con la necessità di salvaguardare il pescato, nel caso di specie il tonno, particolarmente quello rosso nostrano ( il più pregiato in natura ) la cui pesca è però in questo momento protetta.
La tecnica del drifting consiste essenzialmente nel cercare di catturare una preda e poi, dopo averla misurata per stilare una classifica tra i concorrenti, rilasciarla in mare, libera di continuare a vivere e di riprodursi, anche per far si che un giorno si possa finalmente tornare alla libera pesca del pregiato pesce.
La cattura delle preda avviene seguendo tecniche variabili a seconda che si voglia procedere seduti o in piedi , naturalmente, diversa sarà la tipologia di attrezzatura da utilizzarsi, ma sempre da bordo di una imbarcazione che ospita un equipaggio affiatato ed in grado di affrontare ogni tipo di esigenza si manifesti durante l’attività.
La Federazione Italiana Pesca Sportiva ed Attività Subacquee, per mezzo del suo Presidente, il Prof. Ugo Claudio Matteoli, anche allo scopo di diffondere tra i giovani la cultura della pesca sportiva in genere, ha costituito un Comitato Organizzatore che, attraverso la preziosa collaborazione del Club Nautico di Roma ha saputo organizzare in maniera veramente efficiente ed anche spettacolare il Campionato Mondiale per Nazioni, un campionato mondiale di pesca a tutti gli effetti e, nei giorni dal 28 agosto al 4 settembre si è svolta la appassionante gara nello specchio di mare prospiciente la Marina di Ostia, di fronte a Fiumara Grande.
Una sfida, il Big Drifting 2011, alla quale hanno partecipato 18 squadre in rappresentanza di 23 nazioni, anche extraeuropee, tutte impegnate in una sfida al tonno rosso in particolare, adottando la tecnica dell’insidiare i grossi pelagici da barche in deriva, cioè sospinte soltanto dalle correnti.
Il richiamo dei tonni è avvenuto attraverso il brumeggio, una tecnica che prevede lo spargimento in mare di piccoli pezzi di sardine, cibo loro prediletto; sulla strada che i pesci seguono sono disseminati ami ed esche, gestiti da bordo delle imbarcazioni, ai quali i tonni, dopo aver abboccato e dopo essere stati portati sottobordo, vengono misurati e subito dopo rilasciati in mare.
Ben 160 persone hanno costituito i 24 equipaggi in gara che sono stati costantemente ed egregiamente controllati durante le operazioni di cattura e di misurazione da 4 barche di giuria e da 9 skippers i quali, a fine manifestazione si sono poi tra loro misurati in una gara, anch’essa in drifting, a loro esclusivamente riservata ed il cui svolgimento è iniziato con la taggatura elettronica satellitare del tonno.
Nel Campionato Mondiale vero e proprio, due gli equipaggi in gara per l’Italia, entrambi protagonisti davanti a greci e francesi nel corso della prima giornata, con un pescato in tonno di 17.640 punti ciascuno; alla fine delle gare l’Italia si è aggiudicata definitivamente il primo ed il secondo posto davanti a Spagna, Grecia, Senegal, Francia, Germania, Angola, Brasile e Messico.
Gli equipaggi italiani erano così composti:
- Italia A): Negro, Giovannini, Pedrina e Losi- ; ( pen. 10 )
- Italia B): Rotondaro, Bellini, Baroni e Lenoci ( pen. 14 )
Evento a latere del Campionato Mondiale è il Trofeo Light Drifting riservato ai bambini, organizzato dalla Sezione Provinciale FIPSAS di Roma in collaborazione con il Tuna Club Pontino, un evento riservato ai bambini dai 6 ai 14 anni che si propone come obiettivo principale la divulgazione a livello didattico della pesca sportiva e l’apprendimento di nozioni sulla biologia marina e sulle norme del rispetto ambientale del mare e dei suoi preziosi abitanti.
Una grande quantità di sponsors ha consentito lo svolgimento della manifestazione che ha riportato un successo superiore ad ogni aspettativa, sia per partecipazione che per il livello dei risultati raggiunti, risultati che, ne siamo certi, contribuiranno ad allargare le conoscenze di uno sport non molto noto ai più e per il momento in fase di decollo e di allargamento dell’interesse, vuoi per la naturalezza del suo svolgimento che per il rispetto dell’ambiente che questo Campionato ha ben saputo valorizzare.
Le foto dell’articolo, riprese dall’ottimo ed esperto Alessandro D’Ambrosi, fotografo ufficiale della manifestazione, vogliono documentare l’ambiente nel quale si è svolto il campionato e l’atmosfera vissuta dagli equipaggi, atmosfera serena, altamente professionale ma soprattutto attenta al rispetto dell’ambiente.
(notizia segnalata da Andrea Gentili)