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Roger Federer: il ritorno del re

ROMA, 15 MAGGIO 2012 - È tornato per riprendersi il regno e lo ha fatto in grande stile, sulla terra blu di Madrid che tanto ha fatto penare il suo storico rivale di sempre Rafa Nadal e il nuovo, poco amato numero uno della classifica ATP Novak Djokovic.

Roger Federer, il ragazzino di Basilea che spaccava racchette prima di diventare un campione, l’uomo che Pete Sampras definì “Il tennista più forte del mondo” e che molti credevano precocemente finito è rinato dalle sue ceneri e rivuole indietro il suo trono.[MORE]

Relegato per troppo tempo sul gradino più basso del podio nella classifica del tennis mondiale, lo svizzero è prepotentemente risalito al numero 2 grazie alla vittoria nel Masters 1000 di Madrid, accorciando le distanze dal primo posto, lontano meno di duemila punti e diventato ormai sogno concreto e facilmente raggiungibile anziché vagheggiamento nostalgico di glorie passate.

Mentre Nadal e Djokovic incolpavano il nuovo tipo di terreno per le prestazioni deludenti, lui, Roger, ha fatto ciò che da sempre sa fare meglio: incantare il pubblico con un gioco che sembrava poesia pura, stupire gli avversari con la classe innata del campione e vincere un importante torneo, precisamente il numero 74 in carriera.

The King ha regalato al mondo del tennis una prestazione spettacolare, come non ne faceva vedere da tempo, complice la grande giornata di un ispirato Berdych, dimostratosi degno avversario di cotanta maestà sotto il sole della capitale spagnola.

Con gli Internazionali Bnl d’Italia che si aprono oggi e il Roland Garros di Parigi praticamente alle porte, Federer, forte di una condizione fisica invidiabile anche all’alba dei 31 anni, potrebbe sfruttare un eventuale errore del numero uno serbo per riuscire a bruciare le distanze e a tornare sul gradino più alto del podio prima ancora dell’inizio delle Olimpiadi di Londra.

Rafa e Nole possono considerarsi avvisati: re Roger è tornato e non si fermerà prima di aver riconquistato la corona.

(foto www.bettingisland.it)

Elisa Lepone