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Roccella Summer Festival, tre ore di emozioni in compagnia dei Pooh

La storica band italiana ha conseguito uno strepitoso successo nel concerto tenutosi al Teatro al Castello

 

ROCCELLA IONICA - Hanno fortemente voluto ritornare in Calabria per proseguire il tour della passata stagione.

Sono da oltre 50 anni sulla breccia e non stancano mai di emozionare e di emozionarsi come se fosse il primo giorno. Rappresentano la storia della musica italiana e il loro trascinante entusiasmo non smette ancora di coinvolgere nei loro concerti migliaia e migliaia di spettatori.

Di chi stiamo parlando? Ma di loro, dei Pooh, la band italiana pi+ longeva che ieri sera in un Teatro al Castello stracolmo ha tenuto il concerto della loro tappa calabrese della tournée “Pooh estate 2024 – Amici per sempre”.

La storica band capitanata dagli inossidabili Roby Facchinetti, Red Canzian e Dodi Battaglia ha coinvolto per tre ore un pubblico che non ha mai smesso di gioire e cantare con loro.

La serata è iniziata, e non poteva essere diversamente, con il brano “Amici per sempre” che dà il nome al tour e che rappresenta il simbolo, espresso in note, del loro forte legame che li tiene uniti da oltre 50 anni e dell’enorme valore dell’amicizia che, a parte qualche breve momento del loro percorso musicale, li ha spinti ad esibirsi sui palchi dei teatri, delle piazze e degli stadi di tutta Italia e del mondo.

Nel presentare il concerto Facchinetti ha voluto esprimere la gratitudine sua e a nome del gruppo per l’accoglienza ricevuta in Calabria “terra fantastica che ci ha sempre suscitato grandi batticuori”.

Il successo del concerto é dato anche dall’enorme supporto del pubblico. Un feeling che non può non esserci quando a cantare sono i Pooh.

Un omaggio tributato alla loro musica come meglio non si sarebbe potuto.

Un sold out annunciato per l’atteso ritorno dei Pooh in Calabria che hanno scelto la splendida location della ridente e iperattiva cittadina situata sulla costa ionica reggina come già era successo in passato.

Un concerto che nonostante la serata molto calda ha coinvolto gli spettatori che hanno accompagnato la band cantando diverse canzoni a suggellare quel feeling mai perso cui si faceva riferimento.

Brani arcinoti e intramontabili che hanno emozionato intere generazioni cresciute con la loro musica. Non si contano più le canzoni che caratterizzano il loro vastissimo.

Ad essere state interpretate come da scaletta non meno di una quarantina di canzoni tutte ugualmente emozionanti, tutte con un significato particolare, da quelle più romantiche a quelle più struggenti che hanno come argomenti principali l’amore e l’amicizia.

Emozioni a fior di pelle dal primo all’ultimo minuto di un concerto memorabile che gli stessi “ragazzi terribili” hanno definito straordinario per l’afflato e il coinvolgimento totale avuto con il pubblico.

Nel corso della serata non poteva mancare il saluto da parte dei Pooh per i compagni di tanti viaggi ed autori di testi e musiche  di diversi loro brani che purtroppo sono venuti a mancare.

Il riferimento è ai “poeti”  - come li ha definiti Facchinetti  -Valerio Negrini e Stefano D’Orazio, storico batterista del gruppo quest’ultimo, deceduto qualche anno fa a causa del Covid.

Nel corso del concerto non è mancata la presenza di Riccardo Fogli che dopo diversi anni di assenza è stato riaccolto nel gruppo. Il cantante toscano ha voluto a tal proposito ringraziare gli altri componenti del gruppo per il suo ingresso nella band. Parole di elogio in particolare sono state rivolte a Roby Facchinetti che ha creduto in lui strappandolo dal suo lavoro di meccanico a Piombino. Fogli ha proposto qualche brano tra i quali non poteva mancare il suo “Storie di tutti i giorni”.

Tutti i brani proposti hanno evocano, chi più chi meno, momenti significativi della vita di ognuno di noi. I Pooh infatti, come prevedibile, sono riusciti nel loro intento di voler rasserenare i cuori generando forti emozioni.

Dopo oltre due ore di musica elettronica-strumentale, il concerto ha lasciato spazio nel finale a quella prevalentemente acustica durante la quale brani come “Pensiero” “Dammi solo un minuto” “Io sono vivo” “Piccola Ketty"Chi fermerà la musica" e molti altri successi degli anni ‘80 hanno coinvolto maggiormente gli spettatori che non si sono risparmiati nel cantare i pezzi rigorosamente in piedi nel corso dell’ultima mezzoretta di concerto.

Del gruppo storico dei Pooh ricordiamo anche Danilo Ballo e Phil Mer che hanno dato spesso un saggio della loro bravura in assoli rispettivamente alle tastiere/chitarra e alla batteria.


Maurizio Martino