Cultura e Spettacolo
Angelo Laganà ha incantato Cuba con la sua musica
ROCCELLA JONICA (RC) 19 MARZO - Si è conclusa con successo la tournée di Angelo Laganà in Sud America che è durata quasi un mese. Angelo Laganà ha avuto come compagno di viaggio, il giornalista Gianni Citra. La prima esibizione, grazie al prof. Pasquale Amato, si è svolta alla 28sima “Fiera Internazionale del Libro” che si è tenuta all’Habana dal 7 al 17 febbraio 2019 con una manifestazione ormai visitata da milioni di turisti provenienti da tutto il mondo e, proprio in quella occasione, il prof. Pasquale Amato, ha presentato, in anteprima, il XXXIV PREMIO MONDIALE di POESIA NOSSIDE, evento che ha visto Angelo Laganà in qualità di ospite d’onore, come unico musicista che ha rappresentato l’Italia in Sud America. In quella mattinata del 9 febbraio, ha eseguito musiche di sua composizione tra cui:
“CAPO SUD” (inno dedicato alla nostra Terra) e “PROFUMI di CALABRIA”, tarantella che è stata molto apprezzata da parte dei turisti intervenuti, tant’è che alcuni si sono messi a ballare, segno che conoscevano il nostro ritmo che ormai ha fatto il giro dei cinque continenti come quello della “salsa” a Cuba. Al tavolo della conferenza stampa, era presente il presidente dell’Università “Dante Alighieri”,
Gigi Riccioni che, dopo aver ascoltato il concerto del musicista calabrese, l’ha subito scritturato per due serate da tenere presso l’Università. Angelo Laganà ha tenuto due concerti assieme a Osdalgia, la più famosa cantante cubana ed il suo gruppo, sia al “King Bar” che al “Gato Tuerto”, il locale più rinomato dell’Habana. A Cuba la musica è vita per cui in ogni bar, ristorante, locale, nelle discoteche, si fa musica a tutte le ore per intrattenere i turisti che siedono ai tavoli per consumare qualcosa ma, allo stesso tempo, desiderano ascoltare la musica del luogo che è ormai di casa in tutto il mondo. Altri locali dove Angelo Laganà si è esibito, da solo e assieme a gruppi cubani, sono:
“El Patio Areito”, “Salon Jelengue”, “San Miguel”, “Gato Tuerto”, “Delirio Habanero”, “King Bar”,
“El Balazo” con i gruppi: “SUENA HABANA” e “MORENA SONG”.
Tre le città dove ha tenuto concerti: Habana. Cinfuegos e Santiago de Cuba.
Tra tanti impegni, Angelo Laganà ha trovato volutamente il tempo per andare a fare visita alla Cattedrale della Patrona del Cobre, la Vergine che tutti i cubani adorano e al cimitero di Santiago de Cuba dove sono sepolti, Fidel Castro e Compay Segundo.
“Il mio – dice Angelo Laganà - è stato un atto di riconoscenza perché, quando mi sono esibito per la prima volta all’Habana a: “La Casa de la Cultura”, Fidel mandò l’uomo di maggior fiducia, Giustino di Celmo, per ascoltare il mio concerto e Giustino è rimasto, riferendo al Comandante, ben impressionato della mia esibizione.”
In quella particolare occasione, prosegue Laganà, ho voluto visitare anche la tomba di Compay Segundo, il più grande musicista cubano, anche perché, la sera precedente, mi ero esibito a: “La Casa de la Trova” a Santiago de Cuba, locale rinomato dove Compay Segundo ha tenuto concerti con il suo gruppo per moltissimi anni.
“Non poteva mancare un’altra mia visita alla Casa-Museo di Ernest Hemingway, famoso scrittore americano che ha voluto comprare una grande villa a Cuba dove ha vissuto molti anni e rivedere tutti quei libri, le stanze, il letto dove dormiva, la divisa e gli animali imbalsamati, mi ha procurato molte emozioni”.
Angelo Laganà, ha portato con sé tutta la produzione musicale composta da CD e DVD e ha fatto omaggio a tutte le radio: ”Radio Habana Cuba”, “Radio Rebelde”, “Radio Taino”, Radio Progreso”, “Radio Enciclopedia”, “Radio Ciudad de l’Habana” e si è esibito in diretta e dal vivo a: “Radio Siboney”, Radio Mambì” e Radio CMKA”.
“Con mia grande soddisfazione, conclude l’artista di Roccella Jonica, Gianni Citra ne è testimone perché mi ha accompagnato in quasi tutti i concerti, devo dire che ho lasciato la gente incantata perché il suono della fisarmonica che il popolo cubano chiama acordeon, è magico e le persone sono molto sentimentali, autentiche e si emozionano facilmente quando ascoltano canzoni melodiche come: “Volare”, “Il padrino”, “Besame mucho”, “Amapola”, “El choclo”, “Te exstrano”, “Historia di un amore” e “ ‘O sole mio”, “Tango del mare”, “Tu vo’ fa l’Americano”, tanto per citarne alcune. I musicisti cubani si esibiscono ai ritmi di: “salsa”, “merengue”, “reghetton”, “baciata”, ma la musica sentimentale e melodica è un’altra cosa, specie per chi, come la gente cubana, è costretta a sognare per accantonare i problemi che, giorno per giorno, non mancano. Sono proprio quelle persone che trovano rifugio nella musica che, per qualche momento, le distrae facendole navigare in acque più tranquille e in un mondo fantastico che solo il mondo delle sette note è capace di regalare”.