Estero
Robin Williams, nuova ipotesi sul suicidio: era in depressione per l'insuccesso di "The Crazy One"
ST. RAFAEL (CALIFORNIA), 18 AGOSTO 2014 – Dopo la rivelazione della moglie Susan Scheneider sul morbo di Parkinson di cui era afflitto il noto e amato attore, Robin Williams, suicidatosi l’11 agosto 2014, Tmz rende noto che alla base del suo gesto potrebbe esserci la depressione per la cancellazione dello show “The Crazy One”, andato in onda per una sola stagione.
Williams depresso per "The Crazy One": vedeva la cancellazione come un fallimento personale
La cancellazione di “The Crazy One”, conferma Tmz seguendo fonti vicine all’attore, sarebbe stata vissuta da Williams come un fallimento personale, che lo avrebbe condotto prima al ricovero presso Hazelden Addiction Treatment Center – inizialmente ipotizzato per l’uso di sostanze stupefacenti – e successivamente al suicidio. Il fallimento personale è ipotesi molto plausibile poiché l’attore si era più volte lamentato dei ruoli di secondo piano che ultimamente gli erano stati affidati, paragonando la sua condizione con quella del collega Robert de Niro. “The Crazy One” era la sua ultima possibilità per tornare alla ribalta ed è stato un fallimento.
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Abbandonata l'ipotesi che alla base del suicidio c'erano problemi di denaro
Si allontana, invece, l’ipotesi della mancanza di denaro. Fonti vicine all’attore, infatti, hanno confermato che l’attore faceva la vita che voleva, viaggiava in prima classe e non disdegnava viaggi in luoghi costosi. La teoria della povertà era stata ipotizzata per la vendita del ranch di sua proprietà, ma in realtà, la motivazione era legata ai troppi ricordi di quel luogo che rievocavano, a Williams, i tempi con la sua seconda moglie con la quale non era più in rapporti.
Erica Benedettelli
[immagine da filmforlife.com]