Roberto Guerriero: "Quale destino per il centro storico di Catanzaro"
Politica Calabria

Roberto Guerriero: "Quale destino per il centro storico di Catanzaro"

mercoledì 7 maggio, 2014

CATANZARO, 7 MAGGIO 2014 - C’era una volta il centro storico. La rivitalizzazione del cuore della città che ambisce a rispolverare la sua identità di capoluogo di Regione, con funzioni direzionali e commerciali, ringiovanita grazie alla presenza degli universitari, animata dai contenitori culturali, risollevata da una ritrovata socialità che la riporta ai fasti del passato. Ovviamente sogniamo ad occhi aperti: dell’ambizioso progetto di rilancio accennato nelle linee programmatiche del governo del centrodestra c’è rimasto solo il concorso di idee per la copertura di Corso Mazzini.

Perché proprio non ci siamo ed aspettiamo il segno tangibile di inversione di marcia di un’amministrazione che rema solo nella direzione del mare ma anche li ci si dimentica che siamo alle porte della stagione estiva e magari sarebbe il caso di provvedere con l'ausilio della Capitaneria di Porto di approntare i famosi pontili o alla meno peggio delle boe per le innumerevoli imbarcazioni che vista la negligenza amministrativa preferiscono un rifugio sicuro nel porticciolo di Isola Capo Rizzuto. Le principali città d’Europa costruiscono rapporti commerciali e sociali attorno a prestigiose Gallerie: una rete di negozi dove concentrare attività, sfruttando anche locali chiusi utilizzabili al riparo dagli agenti atmosferici.
[MORE]Galleria Mancuso, ad esempio, rientra nel novero delle strutture inaugurate con i buoni propositi di essere utilizzata come strumento per potenziare il commercio e rilanciare l’economia, senza trascurarne la funzione sociale. Il risultato? Le porte in vetro che sono state impiantate per riparare la struttura dal vento e dal freddo e renderla fruibile in ogni tempo sono state smontate perché sono considerate pericolanti dai vigili del fuoco; la pulizia che dovrebbe essere a carico del Comune vista la competenza non privata dell’area, viene svolta quando capita; un cartello relativo alla prosecuzione dei lavori di riqualificazione ci suggerisce che la struttura non è stata collaudata, oltre ad essere insicura, nonostante i 56 mila euro impegnati dalla Giunta Abramo, mai utilizzati, per una videosorveglianza mai installata , "assessore competente pro tempore Vincenzo Belmonte".

Se il prestigio di un centro storico viene potenziato nella sua attrattività anche nel valore architettonico e funzionale di una Galleria degna di questo nome, quindi, non è il caso di Catanzaro, purtroppo. In compenso ogni settimana nella pizza principale del centro storico decine di stand “gialli” fanno bella mostra di sé con prodotti enogastronomici, ortaggi e frutta come nelle migliori tradizioni ‘campestri’. Senza nulla togliere alla meritoria iniziativa, non sarebbe il caso di dirottarne l’installazione settimanale in un luogo più consono come una delle ville cittadine? L’elenco di riflessioni che potrebbero essere valutate e affrontate per migliorare la qualità e la fruibilità del centro storico si allunga con un problema di carattere sociale rappresentato dall’accattonaggio: migranti, cittadini comunitari ed extracomunitari di diversa nazionalità vagano per il Corso per tutto il giorno, in ordine sparso e sempre più numerosi, cercando monetine sfruttando troppo spesso i bambini, vittime inconsapevoli di un preoccupante degrado sociale che dovrebbe essere affrontato di petto e con adeguata incisività nell’interesse di quegli esseri umani che hanno bisogno, prima che con l’intento di fare pulizia.

Un quadro desolante, insomma. Sempre per chi riesce ad arrivare in centro e parcheggiare alla modica cifra di due euro all’ora. Non sarebbe il caso di incentivare l’accesso al centro diminuendo le tariffe dei parcheggi nelle strisce blu? Come possiamo pretendere che Catanzaro, soprattutto dalle 20 in poi dal lunedì al giovedì, e di nuovo domenica, cessi di essere una città fantasma senza una programmazione di interventi adeguati che metta in pratica le dichiarazioni di intenti sul rilancio economico e sociale del ‘salotto buono’? Ma si sa, di buone intenzioni è lastricata la via che porta all’inferno.

Roberto Guerriero Capogruppo comunale Psi - Catanzaro


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