Roberto Fabbri aprirà il concerto in memoria di "Franco Califano", domenica 21 aprile
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Roberto Fabbri aprirà il concerto in memoria di "Franco Califano", domenica 21 aprile

martedì 16 aprile, 2013

ROMA, 16 APRILE 2013 - Domenica 21 aprile, nel giorno del Natale di Roma, ROBERTO FABBRI aprirà il grande concerto in memoria di FRANCO CALIFANO, che si svolgerà ai Fori Imperiali di Roma con i più grandi artisti della scena musicale italiana.

Con il “Roberto Fabbri Guitar Quartet” (Paolo Bontempi, Leonardo Gallucci, Luigi Sini e Roberto Fabbri), il chitarrista e compositore romano proporrà un medley dei più grandi successi del Califfo: “Minuetto”, “La musica è finita”, “Tutto il resto è noia”, “Io non piango”, “Mi innamoro di te”. Proprio con questi brani, nel 2001 al Teatro Brancaccio di Roma, Fabbri con il suo quartetto apriva la seconda parte dei concerti del tour "Stasera canto io" di Franco Califano.

«Califano è stato un grande chansonnier – racconta Roberto Fabbri – le radici della sua ispirazione nascono nella tradizione della canzone romana ed arrivano ad eguagliare, se non superare per gusto e ironia, quella dei cugini d’oltralpe. Averlo conosciuto ed aver suonato con lui è stato per me un onore, oltre che un piacere ed un ricordo indimenticabile».

Roberto Fabbri ha firmato un contratto con l’etichetta Sony Classical (distribuita da Sony Music in Italia e nel mondo), ed è l’unico italiano che fa parte dell’esclusivo gruppo di chitarristi classici Sony formato da Julian Bream, John Williams, Los Angeles Guitar Quartet e Sharon Isbin.

Nei tuoi occhi”, il suo ultimo album (pubblicato nel novembre 2012), è una raccolta di 17 composizioni inedite in cui ognuna narra una storia, un sentimento, un luogo o un avvenimento con l’obiettivo di riportare la chitarra classica al grande pubblico e negli importanti cartelloni concertistici. Il disco è in vendita nei negozi tradizionali, su iTunes e nei principali digital store.
Il disco comprende “Fantasia sin palabras”, la composizione commissionata a Roberto Fabbri dal XXVI Festival Internacional Andrés Segovia 2012 di Madrid, dove si è esibito lo scorso 26 ottobre in occasione del 25° anniversario della morte del più grande chitarrista di tutti i tempi.

“Nei tuoi occhi” è una chitarra che da sola o in ensemble si racconta e che fondamentalmente narra “storie” in musica. Paesaggi dello spirito, in note. Quello che Fabbri ha registrato è un materiale “luminoso”: sono melodie che si impongono per la spontaneità dei temi, briosi ed effervescenti quando la musica si fa solare, dolcemente chiaroscurati quando esplora le ombre. Fabbri non ha bisogno di rilevante complessità armonica per raccontarsi; è fra i pochissimi oggi che sa “sintetizzarsi” in una inattesa semplicità per noi che ascoltiamo. Inattesa perché grazie alla sensibilità ed alla sua squisita tecnica compositiva non scade assolutamente mai nell’ovvio. Il “piacevole imprevisto” è la cifra musicalmente più raffinata di questo album che rivolto a tutti si farà anche amare per il “ritorno” dello strumento romantico per eccellenza, la chitarra classica.

Roberto Fabbri, unico chitarrista classico italiano che sia riuscito a far conoscere, apprezzare e utilizzare la propria metodologia chitarristica a livello mondiale, in particolare in Spagna, è nato a Roma nel 1964. Concertista, compositore, autore e didatta, ha studiato chitarra presso il Conservatorio di Musica “S. Cecilia” di Roma. Alla carriera concertistica ha da sempre affiancato una notevole attività editoriale, collaborando con numerose case editrici (Anthropos, Berben, Playgame, EMR, Warner Bros, Carisch).

Le sue oltre 30 pubblicazioni per chitarra sono tradotte in cinque lingue, compreso il cinese, e distribuite in tutto il mondo dalla prestigiosa casa editrice italiana Carisch. Tiene regolarmente concerti e masterclasses, insieme a prestigiosi nomi del panorama chitarristico internazionale, nei più importanti festival chitarristici e nelle più prestigiose sale d'Europa, Stati Uniti, Sud America, Russia ed Asia. È testimonial della prestigiosa liuteria spagnola Josè Ramirez. Nel 2010 Fabbri ha ricevuto degli importanti riconoscimenti: il prestigioso premio “Socio De Honor” al “Festival Internacional Andrés Segovia” di Madrid, e il Premio Speciale Didattica 2010 della casa editrice Carisch per oltre 150.000 copie vendute dei suoi libri.

 

Lettera di Roberto Fabbri: "Il mio ricordo di Franco Califano"

Sono grato ad Edoardo Vianello, direttore artistico dell’evento del 21 Aprile dedicato alla commemorazione di Franco Califano, per avermi dato modo di partecipare a questo tributo aprendo il concerto. Era proprio l’aprile del 2001, quando condivisi con il grande artista romano un’indimenticabile esperienza musicale al Teatro Brancaccio di Roma.

Ricordo che ero stato chiamato dal produttore dell’evento Federico Solari a suonare con il mio quartetto di chitarre composto anche da Paolo Bontempi, Leonardo Gallucci e Luigi Sini. Solari aveva allestito una grande produzione, lo spettacolo si chiamava “Stasera canto io” facendo un pò il verso a “Stasera pago io”, fortunata trasmissione di Fiorello che aveva riportato l’attenzione dei media e del grande pubblico sul grande artista romano. L’allestimento prevedeva un’orchestra di dieci elementi che avrebbe accompagnato il maestro.

Il produttore voleva creare però all’interno dello spettacolo un momento più “intimo”, in cui Califano si potesse presentare sul palco per fare una serenata (come accadeva a Roma nei primi anni del novecento e fino alla fine degli anni cinquanta, dove un ensemble di chitarre accompagnavano l’innamorato o un cantante per una serenata al balcone della sua bella).

Le nostre quattro chitarre classiche dovevano dare quel tocco di “romanità” con garbo ed eleganza creando un momento delicato ma al tempo stesso intenso e coinvolgente. Califano si mostrò subito un po’ scettico, ricordo che disse: “Hai fatto venì pure li Maestri dar Santa Cecilia co le chitare? ..vabbè provamo a vede se funziona…”.

L’iniziale scetticismo lascio subito posto ad un entusiasmo tale che decise che la nostra esibizione doveva avere uno spazio ben preciso che la valorizzasse come meritava; la collocò quindi come introduzione strumentale alla seconda parte del concerto. Il pubblico risposte benissimo, tanto che, per le numerose richieste, alle tre serate già in cartellone se ne aggiunse una quarta. Noi eravamo lì per accompagnare il maestro, certo, era il suo pubblico, ma l’emozione che abbiamo vissuto e l’affetto ricevuto dal pubblico sono ricordi che terremo sempre nel cuore insieme a quello di un grande artista: Franco Califano. [MORE]


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