Politica

Rizza: ridimensionamento del Commissariato Polizia di Stato quartiere di Lido di Catanzaro

Catanzaro 21 settembre 2012 - Non può che destare preoccupazione la notizia secondo la quale il commissariato sezionale che ha sede nel quartiere marinaro della nostra città sarebbe stato ridimensionato nell'organico. Non vorremmo che questo fosse l'anticamera di qualcosa di peggio, cioè la chiusura definitiva di un presidio tanto importante per il capoluogo oltre che per l'intero comprensorio.

Già nei mesi estivi, con il netto aumento della popolazione dovuto al flusso turistico, la Questura di Catanzaro aveva lamentato forti carenze di organico e di mezzi; la situazione più difficile si era verificata proprio nel quartiere Lido, con il Commissariato di zona costretto a dover fare affidamento su appena due volanti e su un numero di uomini reso decisamente inconsistente dal piano ferie. Per far fronte all'emergenza ed assicurare la continuità del servizio alla comunità, molti agenti sono stati addirittura costretti a organizzare un piano di doppia turnazione quotidiana. Non bisogna dimenticare, inoltre, che la Squadra Mobile ha competenza oltre i confini cittadini; questo comporta il notevole affanno di squadre e uffici per un aggravio di responsabilità e competenze.

La Questura di Catanzaro svolge egregiamente la sua funzione di controllo del territorio e di contrasto alla criminalità organizzata: la professionalità dei suoi uomini oltre che quella dei questori finora succedutisi non può, per questo, essere messa in discussione, ma è chiaro che, per operare al meglio, essa abbia bisogno di un sostegno concreto. Non è concepibile che una Questura di Fascia A sia costretta ad operare in condizioni di estrema emergenza dal punto di vista dell'organico e dei mezzi: Catanzaro, infatti, è il centro di interessi politici e sociali molto forti e, pur vivendo un'emergenza criminalità meno palese rispetto a quella di altre realtà metropolitane, mantiene purtroppo una consistente sacca di malavita che quotidianamente mette in difficoltà interi quartieri: parlo della "delinquenza sotterranea" che si traduce in usura e vessazione per moltissimi commercianti e cittadini onesti che in questi quartieri abitano e lavorano.

E' giunto il momento, per la politica, di affrontare concretamente il tema della legalità e della sicurezza, temi che non possono più essere sventolati a mo' di bandierina nelle più disparate occasioni pubbliche ma che al contrario esigono programmazione e analisi. La sicurezza e la legalità non possono avere colori, né soffrire di simpatie e antipatie. Sicurezza e legalità non possono essere più delegate unicamente al coraggioso lavoro delle forze dell'ordine ma esigono l'intervento e il sostegno incondizionato e disinteressato delle istituzioni e della politica.

L'agenda autunnale deve avere tra le priorità proprio operazioni mirate a rafforzare il comparto. A renderlo quanto meno all'altezza del titolo che le è stato dato, "Questura di fascia A", appunto. Gli uomini e le donne della Polizia di Stato erano già, per i cittadini uomini e donne di "Fascia A", ora c'è bisogno che lo diventi l'apparato e perché ciò possa accadere è necessario che la trincea della legalità venga abitata da tutti: istituzioni, politica, cittadini.
Chiediamo, a tal proposito, un intervento della deputazione catanzarese e calabrese.
Il tempo del campanilismo è finito. E' giunta l'ora degli obiettivi comuni.[MORE]

Roberto Rizza
Consigliere Comunale Città di Catanzaro