Cala il sipario su Rivoluzione Civile. Antonio Ingroia riparte da Azione Civile
Entra nel nostro Canale Telegram!
Ricevi tutte le notizie in tempo reale direttamente sul tuo smartphone!
FIRENZE, 03 MAGGIO 2013- E’ durata poco l’avventura di Rivoluzione Civile, infatti, dopo 66 giorni dal deludente risultato elettorale viene sancita la fine del movimento.
Attraverso una nota congiunta Antonio Ingroia (Azione Civile) con Angelo Bonelli (Verdi), Luigi De Magistris (Movimento Arancione), Oliviero Diliberto (Pdci), Antonio Di Pietro (Idv), Paolo Ferrero (Prc) e Leoluca Orlando (Rete2018), hanno così motivato la decisione «Si è preso atto che le scelte strategiche future dei singoli soggetti sono incompatibili con la prosecuzione di un progetto politico comune, quanto meno nell'immediato. Resta intatta la stima reciproca tra tutte le forze che hanno dato vita a RC e la volontà di mantenere comunque interlocuzioni finalizzate al profondo cambiamento politico, culturale e sociale dell'Italia. Resta inoltre forte il convincimento che nel nostro Paese la presenza in Parlamento di rappresentanti delle forze unite attorno a Rivoluzione Civile avrebbe portato un arricchimento importante al dibattito per la realizzazione di una legislazione avanzata sul terreno dei diritti sociali e civili, della legalità, dell'etica nella politica e di un nuovo impianto istituzionale. Il contrario di quanto purtroppo è avvenuto».
Antonio Ingroia fa un passo indietro ma non alza bandiera bianca e riparte da Azione Civile «Ma non vogliamo essere l'ennesimo movimentino politico nell'area di Sinistra -ha affermato l’ex pm nel corso di una conferenza stampa- Vogliamo costruire una casa comune dei cittadini per cambiare l'Italia». «Contiamo di fare un'assemblea nazionale degli aderenti e dei sostenitori - ha aggiunto Ingroia- ma aperta a tutti quelli che vogliono discutere del documento "Per una rivoluzione democratica"». Infine a chi gli chiedeva del suo futuro e della possibile destinazione di Aosta ha risposto: «Il movimento Azione Civile va comunque avanti a prescindere dal destino professionale di Antonio Ingroia». [MORE]
Davide Scaglione