Cultura e Spettacolo

"Rita Is Back": il trionfo di Rita Pavone al Teatro Augusteo di Napoli

NAPOLI, 14 MAGGIO 2014 - Dopo lunghi 9 anni di silenzio musicale, la Signora Rita Pavone è tornata quest’anno sui palcoscenici italiani con il “Rita Is Back Tour 2014.

Un ritorno che ieri sera ha fatto tappa al Teatro Augusteo di Napoli, dove ad attenderla c’era il suo pubblico; quel pubblico che non l'ha mai dimenticata e che le ha regalato un trionfo senza precedenti. Acclamata ed applaudita fin dalla sua entrata sul palcoscenico, la cantante ha confermato ancora una volta di essere una delle signore della musica italiana capace di coinvolgere la platea con un repertorio musicale variegato ed emozionante.

Canzone dopo canzone, Rita ha raccontato i suoi esordi da ragazzina, i suoi primi amori, ma anche il suo presente e la sfida vinta con la pubblicazione del recente album di cover “Masters”. Non si è risparmiata donandosi completamente ad un pubblico estasiato e coinvolgente, che le ha regalato diverse standing ovation durante la serata. Ad accompagnarla sul palco una formidabile band composta da otto musicisti e diretta dal Maestro Enrico Cremonesi, curatore con la stessa Pavone dell’intera direzione artistica del tour.[MORE]

“Quando si è giovani il cuore batte in fretta e non si è creduti” pronunciava un’emozionata Rita Pavone poco prima di chiamare sul palcoscenico uno degli ospiti della serata: l’attore - cantante Leopoldo Mastelloni con cui ha duettato sulle note de “La via en rose”, un classico della canzone francese portato al successo nel mondo da Edit Piaf.

Una serata trionfale al Teatro Augusteo di Napoli

La musica è il cuore pulsante del “Rita Is Back”, tour trionfale della cantante piemontese che festeggia cinquant'anni di onorata carriera. Una carriera, che tra alti e bassi, ha resistito al tempo e alle mode consacrando la Pavone come una delle artiste più importanti del panorama musicale italiano; un'artista a 360 gradi da cui le nuove generazioni dovrebbero imparare tanto.

Durante la serata si è raccontata al pubblico  e poco prima di presentare un brano del 1901 ha sottolineato come una canzone possa vincere sul tempo: “quando c’è una grande melodia non ci sono anni che tengano”.

La cantante ha poi ricordato la collega Mia Martini, di cui ricorreva ieri il giorno della scomparsa, proponendo al pubblico un'emozionante versione di “Donna”, brano scritto da Enzo Gragnagniello. Proprio il cantautore napoletano è stato il secondo ospite della serata e con lui ha re-interpretato il brano portato al successo da Mimì nel 1989. 

Per il suo ritorno a Napoli, Rita ha voluto chiamare sul palcoscenico diversi ospiti tra cui il chitarrista Fausto Mesolella, che l’ha accompagnata sulle note di “I’ll Be Your Baby Tonight” brano di Bob Dylan e Raiz, voce degli Almamegretta, con cui ha proposto un’inedita e curiosa versione di “Maruzzella” , brano della tradizione napoletana composto da Renato Carosone.

I grandi successi di Rita Pavone

Due ore di concerto che hanno raggiunto il culmine quando Rita ha graffiato il cuore del suo pubblico proponendo i brani che l'hanno resa famosa in Italia e nel resto del mondo. Energica, grintosa ed instacabile ha fatto ballare sulle note de "La partita di pallone" e "Il ballo del mattone". Pubblico in delirio sulle note di "Questo nostro amore", canzone del 1967 con cui la Pavone trionfò al Cantagiro. Non poteva mancare il capitolo “Gian Burrasca”, sceneggiato televisivo del 1964 che l’ha consacrata non solo come cantante, ma anche come attrice e di cui ha interpretato alcuni brani scritti da Nino Rota. Per la prima volta, infatti, la cantante ha voluto mostrare che “Il giornalino di Gian Burrasca” non è solo “Viva la pappa col pomodoro”, ma anche altro. Così si è esibita con alcuni stralci estratti dalla colonna sonora tra cui l’ironica “Stasera Sogno” e la toccante “Addio giornalino”.

Nella platea dell'Augusteo si respirava una sensazione unica: il pubblico era completamtente catturato dalla bravura e dalla personalità della cantante, che come solo la musica sa fare ha trasportato i suoi ascoltatori in un viaggio indietro nel tempo regalando momenti di grande emozione sulle note di "Fortissimo" (1966), "Come te non c'è nessuno", "Che mi importa del mondo" e l'amatissima "Cuore", versione italiana del 1963 di "Heart".  

Gran finale con "Ho tolto il make up", brano scritto da Enrico Ruggeri scelto come epilogo dalla stessa cantante consapevole da sempre di fare uno dei mestieri più belli del mondo: "Che grandioso mestiere è il mio, non vorrei fare altro io e di questo ringrazio Dio". Il pubblico oramai non si contiene: è in piedi sotto al palco per i saluti finali, che arrivano sulle note del "Geghege". 

"Grazie Napoli" dice una emozionata Rita Pavone prima di lasciare il palcoscenico. 

Emanuele Ambrosio