Politica
Risultati amministrative, Speranza: ''Il Pd deve cambiare rotta'', Renzi: ''Non mi dimetto''
ROMA – Sono ferme e decise le parole di Roberto Speranza, esponente della minoranza del Pd, all’indomani delle elezioni che hanno visto il Pd perdere il governo di ben 13 capoluoghi sui 20 e assistere al trionfo del M5S nella Capitale, dove Virginia Raggi siede sul seggio un tempo occupato dal democratico Ignazio Marino. [MORE]
«Il doppio incarico di Renzi premier e segretario del Pd non funziona, non fa bene al partito e non lo aiuta. Dobbiamo cambiar rotta e riorganizzare il partito che è sfilacciato e non appare più credibile nella sua missione» Ha dichiarato deciso Speranza, specificando che, senza un necessario rinnovamento, «rischiamo di commettere un errore non recuperabile. Dalle urne arriva segnale fortissimo che richiede una risposta politica e la risposta deve essere un cambio di rotta».
Speranza si p espresso anche sull’alleanza con Verdini, dichiarando: «Cosa c’entra con noi? Ha contribuito a portare l’Italia nel baratro prima del governo Monti e ora ce lo troviamo in casa. È stato un errore madornale. Si dica che l’esperienza con Verdini è chiusa e che vogliamo ricostruire il centrosinistra». E sul tanto discusso referendum costituzionale, Speranza ha dichiarato: «Il referendum di ottobre è ancora lontano, avremo tempo per discutere e ragionare. Credo che sarà una prova meno scontata alla luce di questi numeri, sembrava una passeggiata».
Ferma è però anche la volontà del Premier, Matteo Renzi, che già nella notte di domenica, dopo aver dichiarato fermamente che non si dimetterà, ha parlato della necessità di un cambiamento: «Bisogna innovare, innovare, innovare. Perché dietro ai risultati di queste elezioni non ci sono la protesta, la rabbia, il populismo. C'è la voglia di cambiamento. Ha vinto chi ha saputo interpretare meglio l'ansia di cambiare». E’ completamente concentrato sul rinnovamento il Premier, che ha dichiarato: «Il nuovo contro il vecchio sistema difeso dal fronte del no. La novità contro la conservazione. Il referendum saprà intercettare la voglia di cambiamento che attraversa il Paese».
(foto www.pdformia.it)
Elisa Lepone