Rischio attentato per Di Matteo, a Palermo flash mob di solidarietà
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PALERMO, 30 LUGLIO 2013 – E’ di qualche giorno fa la notizia che Cosa Nostra starebbe organizzando un attentato a Palermo, come riferito da un confidente ai magistrati. Pare che in città siano già arrivati 15 chili di esplosivo destinati proprio a questo scopo. Il confidente non avrebbe fatto nomi, ma secondo gli investigatori l’attentato potrebbe essere effettuato ai danni del pm Nino di Matteo, che ha già subito minacce nei mesi scorsi. Di Matteo, a cui intanto è stata rafforzata la scorta, sta rappresentando l’accusa nel processo Stato-mafia, ed è sotto procedimento disciplinare per avere dato conferma nel corso di una intervista dell’esistenza di intercettazioni telefoniche tra il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e l’ex ministro dell’Interno Nicola Mancino.
Ieri, in occasione del trentesimo anniversario dell’uccisione di Rocco Chinnici, il presidente dell’Assemblea regionale siciliana Giovanni Ardizzone ha voluto manifestare tutta la propria solidarietà a Di Matteo dicendo che “ Non si deve perdere la memoria storica e soprattutto lasciare soli i servitori dello Stato. Per questo motivo giunga al dottor Di Matteo la solidarietà di tutto il Parlamento siciliano che mi onoro di rappresentare”.
“Lo Stato, la politica e la società civile hanno il dovere di non lasciare solo il dottor Di Matteo. Facendo tesoro dell’esperienza della storia siciliana, chiedo il massimo impegno per la sua sicurezza e degli altri magistrati a rischio. Faccio un appello al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ai presidenti del Senato e della Camera, Pietro Grasso e Laura Boldrini, e a tutte le forze politiche e sociali, affinché, oltre al rafforzamento delle misure di protezione, già in atto da alcune settimane, si faccia quadrato con interventi incisivi e concreti, attorno a chi rischia la vita, per importanti e delicati processi e indagini”.
Anche la città di Palermo ha voluto essere vicina al pm Nino Di Matteo organizzando un flash mob dal titolo "Palermo sta con Di Matteo. Dovrete ucciderci tutti", che ha avuto luogo davanti al Tribunale del capoluogo siciliano. I partecipanti sono rimasti sdraiati a terra per due minuti per simulare di essere tutti vittime di un attentato. Dopo un segnale acustico si sono messi in piedi, e a sorpresa tra gli applausi, è arrivato proprio lo stesso Di Matteo che ha voluto ringraziare i palermitani per quanto fatto leggendo una lettera da lui scritta. Di seguito il testo:
"Quando ho appreso che tanti cittadini, da ogni parte d'Italia, stavano organizzando le manifestazioni di oggi, mi sono sinceramente commosso ed ho immediatamente provato un profondo sentimento di riconoscenza e gratitudine nei confronti di tutti Voi. Per me e per i miei familiari il Vostro sostegno e la Vostra solidarietà sono di grande conforto e rappresentano una splendida iniezione di forza ed entusiasmo in un momento difficile. Non solo per la fiducia e la stima che dimostrate di nutrire nei confronti del mio lavoro ma, ancor più, perché la vostra passione civile, la sete di verità e giustizia, la voglia di non cedere alla indifferenza, rappresentano il punto di riferimento più autentico per ogni cittadino che, nutrendosi dei valori della Costituzione, non si rassegna a vederne quotidianamente calpestati i sacri valori di libertà, democrazia, eguaglianza di tutti davanti alla legge. Il Vostro entusiasmo, il Vostro impegno per l'affermazione e l'applicazione concreta dei valori costituzionali, contagerà la parte la parte sana del nostro Paese, e prevarrà sui tanti che purtroppo hanno dimenticato che l'esercizio di un ruolo politico, pubblico, istituzionale, qualunque esso sia, deve innanzitutto ispirarsi alla logica del servizio nei confronti del cittadino, specie del più debole e del più povero. Vi ringrazio perché la Vostra solidarietà e la Vostra sacrosanta aspirazione alla giustizia, sono e saranno più forti, e per me più importanti, dei tanti ed assordanti silenzi istituzionali. Vi ringrazio perché la tensione morale e l'attenzione con la quale seguite il nostro lavoro ci ricordano l'essenza più autentica ed entusiasmante del nostro impegno di magistrati: la ricerca della verità, l'affermazione del diritto come servizio alla collettività, garanzia di uguaglianza ed unica strada per arrivare alla vera libertà. Porterò sempre in me il significato profondo della Vostra solidarietà. Ciò che avete fatto oggi mi rende sempre più convinto ed orgoglioso di continuare a servire il mio Paese, cercando di indossare con dignità la stessa toga di chi ha sacrificato perfino la sua vita per amore della giustizia".
(Foto dal sito globalist.it)
Katia Portovenero[MORE]