Cronaca
Ripascimento story: passato, presente e futuro del "ripascimento" del Poetto (Cagliari)
CAGLIARI, 10 MARZO 2012 – Ieri, presso la sala conferenze dell’Unione Sarda, si è tenuto un dibattito sugli eventi che hanno portato all’aspetto attuale della spiaggia del Poetto. Durante l’incontro “Ripascimento story: passato, presente e futuro del “ripascimento” del Poetto” sono intervenuti il sindaco della città, Massimo Zedda, il senanatore della Repubblica, Mariano Delogu, lo scrittore Giorgio Todde e gli scrittori Maria Francesca Chiappe e Lello Caravano, che hanno presentato il libro “Gli 80 passi”. Dopo la lettura di alcuni passi del libro da parte di Massimiliano Medda, il comico di La Pola,Giorgio Todde interviene con una riflessione sul disastro del Poetto: << Una fine negativa, tragica e drammatica che la spiaggia cagliaritana ha subìto, dettata da una “politica del fare” in previsione di una possibile candidatura a presidente della Regione da parte di Balletto – Todde dà una visione romantica degli effetti positivi che il disastro ha portato – la nascita di uno spirito critico sul paesaggio, l’opinione pubblica nasce dal Poetto, la discussione sul paesaggio rappresenta un nuovo modo di partecipare […] la gente non ce l’ha fatta più>>. [MORE]
Ma la colpa del deturpamento della costa sembra non essere dei politici, a detta del senatore Delogu, perché : << Chi decise non furono i politici, ma i tecnici dovevano dire: bisogna fare così! Quando iniziarono a buttare la fanghiglia mi chiesero: se fossi stato tu, sindaco, avresti bloccato i lavori? No, troppi soldi da risarcire>>. Il problema sembra essere stato il fattore tempo, in quanto c’erano delle scadenze da rispettare per ottenere il finanziamento, ma Mariano Delogu dichiara che avrebbe rinunciato ai soldi piuttosto che ottenere un lavoro mal fatto. Parla poi il sindaco Zedda: << Per Pasqua rivedrete i chioschetti – scatta l’applauso nella sala; per Massimo Zedda – la colpa del disastro è della politica, sminuirei il mio ruolo se non la pensassi così >>. Quindi l’argomento passa sul destino del vecchio Ospedale Marino, una struttura abbandonata, che secondo il sindaco deve essere riqualificato in modo che possa essere utilizzato dai cagliaritani, come un centro di riabilitazione e cura, una destinazione diversa, per esempio un albergo, per lui significherebbe svuotare la città. Sul futuro del Poetto invece sembra affacciarsi l’idea, o voler preparare i cittadini a un nuovo intervento di ripascimento, in quanto Zedda parla di possibili “esperimenti” con la sabbia davanti al quartiere di Sant’Elia, in brevi tratti però. I chioschi, che rivedremo a Pasqua, saranno su palafitta, e nel 2013 potranno essere ampliati dopo l’approvazione del Pul. Si prospetta poi un lungomare pedonale, eccetto che per le ambulanze e per i residenti, la sostituzione dell’asfalto con materiali ecosostenibili, e il ripristino del sistema eco-dunale, non meglio specificato come. Per Flavia Cocco Ortu: << I casotti erano unici in Italia, bisognava farli fare come si deve, ma non buttarli giù >>.
Giulia Cancedda
(fonte foto: spheraimages.com)