Salute

Riparare il cuore dopo un infarto: innovativi i risultati della ricerca sulla rigenerazione cardiaca

CATANZARO, 05 LUGLIO- Un approccio terapeutico innovativo per la medicina rigenerativa che si incentra sulla stimolazione locale delle cellule staminali cardiache residenti nel cuore adulto utilizzando un cocktail di fattori di crescita per la riparazione e rigenerazione di nuovo tessuto cardiaco dopo un infarto acuto del miocardio: è questo il risultato a cui è giunto il gruppo di ricerca del Prof. Daniele Torella, responsabile del Laboratorio di Cardiologia Molecolare[MORE] e Cellulare della Cattedra di Cardiologia dell’Università Magna Graecia diretta dal Prof. Ciro Indolfi, pubblicato sul Journal of American College of Cardiology (JACC), che insieme a Circulation, è la rivista più prestigiosa con più alto impatto nell’ambito della ricerca pre-clinica e clinica sulle malattie dell’apparato cardiovascolare.


Lo studio, svolto in collaborazione con il gruppo di ricerca dei Professori Bernardo Nadal-Ginard e Georgina M. Ellison del BioStem Institute della Liverpool John Moores University, e dell’Istituto di Scienze Cardiovascolari dell’Università spagnola di Leon diretto dal Prof. Felipe Fernández-Vázquez, è stato finanziato dai progetti di Ricerca FIRB-Futuro in Ricerca 2008 del MIUR e Ricerca Finalizzata-Giovane Ricercatore 2008 del Ministero della Salute, di cui il Prof. Daniele Torella è Responsabile Scientifico e Coordinatore Nazionale.


“Lo studio – ha sottolineato il Prof. Daniele Torella - dimostra che la somministrazione intracoronarica di fattori di crescita, IGF-1 ed HGF, immediatamente dopo la rivascolarizzazione miocardica per un infarto acuto innesca una risposta rigenerativa a partire dall’attivazione delle cellule staminali cardiache residenti che è in grado di produrre la rigenerazione anatomica, istologica e fisiologica di una significativa porzione di cuore infartuato”
Si tratta del primo studio che ha dimostrato la fattibilità e l’efficacia di una terapia rigenerativa in assenza di trapianto cellulare basata su fattori di crescita in un contesto pre-clinico.

I dati pubblicati rappresentano la base necessaria per testare questo protocollo in una sperimentazione clinica. Quest’ultima è stata, infatti, finanziata dalla Comunità Europea nell’ambito del Programma Quadro 7, che vede il Prof. Daniele Torella impegnato come Principal Investigator nel Consorzio Cardio Repair European Multidisciplinary Initiative (CARE-MI).L’approccio proposto dal lavoro del Prof. Torella, che non prevede l’utilizzo e quindi il trapianto cellulare, potrebbe condurre presto ad una terapia rigenerativa cardiaca, che sia efficace, semplice, economicamente accessibile, prontamente ed ampiamente disponibile.


“Questi risultati – ha concluso il Prof. Daniele Torella - sono stati raggiunti anche grazie all’entusiasmo e all’instancabile lavoro dei dottori Carla Vicinanza, Claudio Iaconetti e Valentina Galuppo, giovani ricercatori afferenti al Laboratorio di Cardiologia Molecolare e Cellulare ed all’attiva e proficua collaborazione con il Laboratorio di Citometria a flusso diretto dal Dr. Valter Agosti, ricercatore della Cattedra di Oncologia Medica. Infine, gli studi di risonanza magnetica cardiaca, oggi la tecnologia di imaging cardiaca più avanzata, sono stati coordinati dal Dr. Santo Dellegrottaglie, da anni collaboratore del Prof. Indolfi per la Cattedra ed U.O. di Cardiologia”.
 

(notizia segnalata dall'Università Magna Graecia di Catanzaro)