Cronaca

Riorganizzazione della rete scolastica e dell'offerta formativa

CATANZARO - Ultimi atti del dimensionamento scolastico provinciale. In data 24 novembre si è tenuta presso la sala del Consiglio Provinciale di Catanzaro la Conferenza conclusiva nel corso della quale è stata presentata la riorganizzazione della rete scolastica e la programmazione dell’offerta formativa che produrranno effetti a partire dall’anno scolastico 2011/2012. All’invito del Presidente Wanda Ferro hanno risposto numerosi i Sindaci , i Presidenti delle Comunità montane, i Dirigenti scolastici delle scuole di ogni ordine e grado e le Associazioni Sindacali.[MORE]

Al tavolo della presidenza erano presenti l’Assessore provinciale alla P.I. Giacomo Matacera, il Direttore Generale dell’Ufficio Scolastico Regionale Francesco Mercurio, la rappresentante dell’Assessorato regionale alla Cultura e Pubblica Istruzione Sonia Tallarico, il coordinatore dell’Ufficio Scolastico Provinciale Gregorio Mercurio, la Dirigente provinciale del settore pubblica istruzione Anna Perani.
La definizione dei documenti programmatici arriva all’indomani di una lunga seria di consultazioni su tutto il territorio provinciale, intervallate da quattro tavoli UPI (Unione Province Italiane) presieduti dall’Assessore Mario Caligiuri, nei quali si è inteso monitorare e coordinare l’omogenea applicazione dei criteri e dei parametri stabiliti dalle linee guida regionali su tutte le cinque Province.

Il Piano, grazie alla completezza e precisione degli indirizzi contenuti nelle linee guida varate dal governo Scopelliti, affronta finalmente il dimensionamento in tutte le sue componenti e precisamente: riorganizzazione delle Istituzioni scolastiche del I° ciclo, dei plessi scolastici, delle Istituzioni scolastiche del II° ciclo e programmazione dell’offerta formativa.
In merito al primo punto, il principale obiettivo è stato definire assetti organizzativi autonomi stabili nel tempo, incentivando in particolar modo nelle zone interne la creazione di Istituti Comprensivi fortemente normodimensionati, in grado di garantire continuità educativa, dalla scuola dell’infanzia fino alla scuola secondaria di I° grado, un uso efficace e razionale delle strutture e delle attrezzature presenti sul territorio, maggiori opportunità sotto il profilo didattico e relazionale.

Con riferimento ai plessi scolastici al di sotto dei parametri, pur avendo l’Amministrazione provinciale, conformemente a quanto previsto dalle linee guida, definito un piano di fattibilità sulla chiusura o l’accorpamento di alcuni di essi, , è emersa la necessità di sospenderne l’applicazione visti gli esiti dei tavoli UPI hanno evidenziato posizioni non uniformi delle Province in merito , quindi il rischio concreto di una non omogenea applicazione dei parametri a livello regionale, fortemente penalizzante per le Province più virtuose.

In riferimento alle Istituzioni scolastiche del II° ciclo e alla programmazione dell’offerta formativa , il dimensionamento è stato definito prevedendo l’unificazione di Istituti prioritariamente della medesima tipologia. Ciò al fine di rendere più omogenea l’offerta di indirizzi per ciascun Istituto, ancorandola alla vocazione dei territori di riferimento, semplificando le scelte delle famiglie, nonché facilitando le attività legate all’orientamento. Il mantenimento e la valorizzazione degli Istituti di Istruzione Superiore è stato previsto prevalentemente nelle aree interne soggette a spopolamento, nelle quali diventa necessario limitare fenomeni di pendolarismo e garantire un’ offerta formativa altamente diversificata. Si è proceduto, inoltre, alla soppressione di indirizzi affini o identici nel medesimo ambito territoriale e di indirizzi non più rispondenti alle esigenze formative degli studenti, alle scelte delle famiglie e agli sbocchi professionali.

Il Direttore dell’USR, Francesco Mercurio, dopo avere ascoltato gli interventi di alcuni sindaci, che ringraziavano l’amministrazione provinciale per la scelta operata di non chiudere i plessi scolastici, ha inteso rammentare con fermezza a tutti i presenti che il piano di dimensionamento deve comunque essere compatibile con le dotazioni organiche assegnate dal MIUR alla Regione Calabria. Pertanto la partita non può considerarsi assolutamente chiusa. Non è da escludersi infatti che, attraverso lo strumento dei rilievi da parte della regione , le amministrazioni provinciali vengano nuovamente chiamate ad intervenire sui singoli plessi, questa volta direttamente sotto la supervisione della regione che dovrà garantire il rispetto delle regole da parte di tutti.

Sarà forse questa la vera inversione di tendenza rispetto al passato?