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Rio de Jainero: lo Stato riconquista le favelas

RIO DE JANEIRO - Aspettando i mondiali e le olimpiadi a Rio De Janeiro, la capitale mondiale del carnevale, è in atto la guerra finale tra lo Stato e i Narcos. Dopo aver liberato altre favelas, oggi il Brasile conquista il 'Complexo do Alemao', un insieme di favelas in mano ai narcotrafficanti.
Un territorio fino ad oggi completamente in mano ai boss della droga. Dopo scontri sanguinosi e un assedio durato diversi giorni in una operazione senza precedenti contro la criminalita' organizzata, sembra che Rio potrà raccontare un'altra storia.[MORE]
Il dispiegamento di forze e' stato imponente (800 uomini dei corpi speciali della polizia, con l'appoggio di elicotteri e mezzi dell'esercito) ma non inedito: questa volta pero' quello che e' sembrato nuovo e' stata la volonta' esibita dalla polizia e dalle autorita' di raccogliere la sfida del potere dei narcos e di farla finita, almeno in quella zona.
La gente, negli scontri di questi giorni, ha applaudito e inneggiato alla polizia: e anche questa e' una novita', perche' a Rio la polizia era vista da decenni come una forma diversa di malavita, quella che puo' taglieggiare, estorcere, sequestrare e soprattutto ammazzare (anche a pagamento) come quelli delle cosche, ma impunemente. E invece adesso piano piano passa ad essere vista come ''esercito di liberazione''.
Come ha scritto oggi Luiz Eduardo Soares, docente di antropologia a Rio: ''Il narcotraffico che dominava le favelas di Rio sta perdendo spazio per la sua incompatibilita' con le dinamiche politiche e sociali in corso (in particolare il ''consenso sociale'' ottenuto dal presidente Lula) e la sua necessita' di uno Stato corrotto e corrompibile per sopravvivere, in particolare in seno alle forze dell'ordine''.