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Rio 2016, doping Russia, il Cio rinvia la sentenza

MOSCA - Il Comitato olimpico internazionale ha rinviato la decisione sulla possibile esclusione della Russia dalle Olimpiadi di Rio. L’Esecutivo del Cio, riunito oggi in teleconferenza, ha aperto una formale procedura disciplinare nei confronti delle persone coinvolte nel rapporto della Wada sullo scandalo doping.
Attraverso una nota, il Cio informa che verrà esaminato «con cura il rapporto McLaren, valutando le opzionali legali, confrontando il bando totale di tutti gli atleti e il diritto alla giustizia individuale». In particolare, il Cio dovrà prendere in considerazione la sentenza del Tas del 21 luglio sul ricorso degli atleti russi squalificati dalla Iaaf, la federazione internazionale di atletica. [MORE]

Inoltre, il Comitato ha istituito una commissione disciplinare ad hoc, composta da cinque membri e presieduta dal vicepresidente del Comitato etico dello stesso Cio ed ex membro della Corte Costituzionale transalpina, il francese Guy Canivet, a cui ha affidato il compito di approfondire i fatti rilevati nel rapporto della Wada sul doping di Stato in Russia.
Intanto, l'Esecutivo del Cio ha annunciato una serie di misure provvisorie valide fino al 31 dicembre 2016. Innanzitutto il Comitato olimpico ha deciso di non organizzare o dare patrocinio a qualsiasi evento sportivo in territorio russo, compresi eventuali piani legati ai Giochi Europei del 2019. Non verranno concessi accrediti per Rio a funzionari del ministero dello Sport russo e a qualsiasi altra persona coinvolta nel report Wada. Inoltre, gli atleti russi che hanno preso parte ai Giochi Olimpici invernali di Sochi, così come gli allenatori e i dirigenti parte della delegazione, saranno oggetto di un'inchiesta affidata a una commissione disciplinare ad hoc presieduta da Denis Oswald.

Il Cio ha anche chiesto a tutte le federazioni internazionali degli sport invernali di congelare i preparativi per i grandi eventi in Russia come Mondiali e Coppa del Mondo e ha incitato le stesse a portare avanti inchieste approfondite in coordinamento con la commissione Wada presieduta da Richard McLaren.
L'Esecutivo del Cio ha infine nuovamente espresso il proprio sostegno al provvedimento già annunciato a giugno affinché nel caso specifico venga ribaltato il principio della 'presunzione di innocenza' degli atleti provenienti dalla Russia in materia di doping. Dunque, l'eleggibilità degli atleti russi «dovrà essere decisa dalla federazione internazionale di appartenenza in base all'analisi individuale dei loro profili in materia di antidoping».

Nel frattempo il portavoce di Putin, Dmitri Peskov ha riferito che Mosca si aspetta che la Wada fornisca le prove del coinvolgimento dei servizi segreti russi (Fsb) nello scandalo del presunto doping di Stato che rischia di escludere gli atleti russi dai Giochi, sostenendo che queste informazioni potrebbero così essere utilizzate per l'inchiesta in corso in Russia.

«La Russia non boicotterà i Giochi di Rio – ha detto Peskov - Siamo grandi sostenitori delle idee olimpiche e membri della famiglia olimpica e non vogliamo che queste situazioni danneggino il movimento olimpico».


[foto: corrieredellosport.it]

Antonella Sica