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Rinviata la prima di "Django Unchained" di Tarantino

NAPOLI, 18 DICEMBRE 2012 - Lunedì, la prima dell’attesissimo Django Unchained, il western di Quentin Tarantino che sbarcherà da noi il 17 gennaio, è stata annullata per rispetto delle 27 persone che hanno perso la vita durante la strage nella scuola di Newton, nel Connecticut.

Stragi di questo tipo non stentano a susseguirsi, dopo quella di Aurora durante la prima de Il Cavaliere Oscuro – Il ritorno, quest’altra tragedia ha messo l’America in allerta, costringendola ad intraprendere misure precauzionali.

I primi ad essere stati messi sotto torchio sono stati Cinema, Tv e cartoni animali, accusati di istigazione, seppur involontaria, alla violenza.[MORE]

Rircordiamo inoltre che, per le stesse motivazioni, anche le prime dI Jack Racher, il nuovo thriller con Tom Cruise e Parental Guidance, una commedia con Billy Crystal, sono state spostate.

Alla luce di tali slittamenti, una domanda sorge spontanea: ma siamo davvero sicuri che siano tali mezzi di espressione l’origine di questi misfatti?

Quentin Tarantino, il maestro del pulp che ha trasformato la violenza dei suoi film in capolavori d’autore, si dichiara esausto di dover - difendere i suoi film - dai continui attacchi ingiustificati.

In una recente intervista, infatti, il regista di Pulp Fiction e Le Iene, ha precisato: << Le tragedie accadono, non prendetevela con i playmaker. Il mio film è un western, lasciatemi respirare >>.

È contrario, invece, a tale affermazione, l’attore Jamie Foxx, il Django “tarantiniano”, il quale sostiene che il cinema, in qualità di grande attrattore di masse, influenza sostanziosamente il modo di vivere delle persone.

Il cinema, come la tv , sono dei potenti mezzi di espressione ai quali spesso viene attribuito il potere di contagiare modi di pensare, vivere e agire; e proprio perché da “grandi poteri derivano grandi responsabilità” è giusto che si faccia un’attenta analisi su ciò che viene presentato allo spettatore.

Ma va comunque sottolineato che, indipendentemente dai messaggi diseducativi e violenti che il cinema, per rigor di sceneggiatura e di trama, trasmette, sono sempre l’intelligenza e il buon senso di chi c’è dall’altra parte dello schermo a fare la differenza.

E dunque, voi, con chi vi schierate? Con Tarantino o con Foxx?

Marcella Cerciello [ www.cinemarcy.blogspot.com ]