Cronaca

Rinvenuta piantagione di canapa indiana: sequestrate 5mila piante

CAULONIA (RC), 06 AGOSTO 2012 - Un'intera collina coltivata con canapa indiana, tra i comuni di Caulonia (Reggio Calabria) e Nardodipace (Vibo Valentia), è stata scoperta dal corpo forestale dello stato. Durante l'operazione sono state sequestrate 5.400 piante. La piantagione era irrigata con un sistema di tubi che permetteva una distribuzione a goccia dell'acqua prelevata da una sorgente naturale. Sono state avviate le indagini per individuare coloro che hanno realizzato la piantagione. Di seguito la nota delle Guardie Forestali. Intere pendici di una zona impervia a cavallo tra le province di Reggio Calabria e Vibo Valentia trasformata in una mega piantagione di canapa indiana. Questo è apparso ieri agli occhi degli uomini del Corpo forestale dello Stato impegnati in attività di controllo del territorio finalizzata alla prevenzione generale ed alla repressione dei reati inerenti la coltivazione illecita di cannabis indica.[MORE]

Nel corso di uno dei tanti servizi all’uopo predisposti, infatti, in una zona ricadente tra i comuni di Caulonia, in provincia di Reggio Calabria, e Nardodipace, in provincia di Vibo Valentia, è stata rinvenuta una delle più grandi piantagioni scoperte negli ultimi anni in Calabria. Posizionata su più terrazzamenti, alla fine sono state ben 5.400 le piante repertate dal personale intervenuto, in tutto circa quindici unità afferenti ai Comandi provinciali di Reggio Calabria e Vibo Valentia ed ai rispettivi Nuclei investigativi, che hanno operato con l’ausilio di un elicottero AB 412 del Centro Operativo Aeromobili del CfS di Lametia Terme. Le piante di canapa, di altezza anche di tre metri, erano disposte in filari e si presentavano in ottimo stato vegetativo. Venivano irrigate con un ingegnoso sistema di tubi di lunghezza non inferiore a due chilometri, che permetteva una puntuale distribuzione a goccia dell’acqua reperita da una sorgente naturale. I tubi, nei tratti di attraversamento dei canali naturali, erano sospesi in aria, sorretti da fil di ferro. Metodo di coltivazione professionale ed ampiamente collaudato nel tempo, il che lascia presumere che tale piantagione fosse in pieno esercizio da diversi anni.

Avvisato il magistrato di turno della competente Procura della Repubblica presso il Tribunale di Vibo Valentia, si è proceduto all’estirpazione e distruzione di tutto il raccolto, nonché di tutto l’impianto di irrigazione, eccezion fatta per un esiguo campione che verrà analizzato, come di consueto, per l’individuazione del principio attivo. Nel contempo sono state avviate le indagini di rito e sono state eseguite alcune perquisizioni domiciliari, al fine di addivenire agli autori. La canapa, una volta essiccata e posta sul mercato, sia locale, anche in concomitanza con l’incremento delle presenze nelle località turistiche per la stagione estiva, sia esterno, avrebbe fruttato non meno di 2.500.000 euro. Quella individuata nella giornata di ieri è l’ultima di una serie di piantagioni scoperte in Calabria dal Corpo forestale dello Stato nelle ultime settimane e, visto il numero di piante, dà ancora una volta il segno di quanto sia diffusa tale attività, che porta enormi guadagni illeciti agli appartenenti alle consorterie mafiose operanti nella zona.