Rino Gaetano, e la sua vita tormentata. speciale “Grazie dei Fiori. Ribelli”
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CROTONE 17 APR - Rino Gaetano, e la sua vita tormentata. Il nipote Alessandro: “Io e mia madre difendiamo la sua memoria!”
Rino Gaetano rivive nello speciale “Grazie dei Fiori. Ribelli” di Pino Strabioli e Gino Castaldo in onda su Rai3: il racconto di un’artista unico nel suo genere
Grazie dei Fiori – Ribelli, il programma di Pino Strabioli e Gino Castaldo, oggi si dedica alla vita di Rino Gaetano. Un artista amatissimo sul quale però esistono ancora oggi misteri e dubbi. Tante anche le critiche e le polemiche sul suo conto, contro le quali da sempre combatte la sua famiglia. Non solo sua sorella Anna ma anche suo figlio, e nipote di Rino Gaetano, Alessandro. Intervistato dal portale dentromagazine.com, l’artista ha dichiarato infatti che: “Io e mia madre proseguiremo nel gestire e difendere la memoria artistica di mio zio Rino, con tutte le gioie e le noie che ne derivano e, credimi, sono proprio tante. – ha dichiarato Alessandro Gaetano, per poi aggiungere – Solo chi vive situazioni analoghe sa di cosa parlo e, per fortuna, non molti.” (Aggiornamento di Anna Montesano)
Rino Gaetano e la sua vita tormentata…
Rino Gaetano rivive nello speciale “Grazie dei Fiori. Ribelli” di Pino Strabioli e Gino Castaldo in onda giovedì 16 aprile 2020 alle ore 23.20 su Rai3. Prosegue il viaggio dedicato a personaggi dalle vite tormentate e dalle carriere insolite, fuori dagli schemi. Tra questi non poteva non esserci il grande genio di Rino Gaetano, artista unico che ha lasciato un segno innovativo nella musica italiana regalando al pubblico dei veri e propri capolavori. Una puntata interamente dedicata all’arte di Rino che viene ricordato da due artisti: il primo è Francesco Motta che racconta l’influenza di Rino sulle generazioni più giovani e Alex Britti che racconta della sua passione per il cantautore di origine calabrese. Non si contano le canzoni di successo di Rino: da “Gianna” a “Ma il cielo è sempre più blu” fino alla struggente ballad “A Mano a mano”. Una cosa è certa: la musica di Rino ha in parte rivoluzionato la classica musica italiana facendosi portavoce di una sua originalità e ironia fino a quel momento sconosciute al mondo dello sette note italiane. L’artista, infatti, si è fatto conoscere ed apprezzare proponendo con grande sensibilità e attenzione problematiche sociali ed esistenziali del tutto nuovo legate alla sua vicenda personale di figlio di emigrati.
Rino Gaetano: “Non ci riusciranno a mettermi il bavaglio”
“C’è qualcuno che vuole mettermi il bavaglio: io non li temo! Non ci riusciranno! Sento che, in futuro, le mie canzoni saranno cantate dalle prossime generazioni. Che, grazie alla comunicazione di massa, capiranno cosa voglio dire questa sera. Capiranno e apriranno gli occhi, anziché averli pieni di sale”. Con queste parole Rino Gaetano salutò il suo pubblico durante un concerto fatto nel 1979 sulla spiaggia di Capocotta. Una sorta di profezia che, a distanza di 41 anni, si è rivelata veritiera visto che il nome di Rino Gaetano è ancora oggi uno dei più conosciuti nella musica italiana.
Le sue canzoni ancora oggi sono molto amate ed ascoltate anche dai giovanissimi a conferma di come la bella musica non abbia tempo e spazio. Nato a Crotone il 29 ottobre del 1950, Rino è morto a soli 31 anni a causa di un tragico incidente stradale. Era il 2 giugno del 1981 quando Rino resta coinvolto in un tragico incidente stradale su via Nomentana a Roma, non lontano dalla sua abitazione nel quartiere di Montesacro. La sua automobile andò fuori strada scontrandosi con un camion proveniente dall’altra corsia. L’artista non morì sul colpo, ma in quel frangente risultò particolare il rifiuto di ben tre ospedali che quella tragica notte rifiutarono il suo ricovero. Notizia segnalata da (Il sussidiario)