Politica

Rimborsopoli: Covello (Pd), accogliere istanze rinnovamento

Rimborsopoli: pasto con champagne tra spese consiglieri (2)
REGGIO CALABRIA, 26 GIUGNO 2015 - A Fedele, alla voce materiale informatico del suo gruppo, di cui era presidente, , viene anche contestata una spesa per un importo di 1.505 euro sostenuta nel 2010 per l'allestimento del sito web personale dell'ex consigliere regionale Santi Zappala', successivamente arrestato su ordine della DDA di Reggio Calabria. Il costo sostenuto per la promozione dell'immagine dell'allora consigliere Zappala', secondo gli inquirenti, "e' del tutto avulso dagli interessi del gruppo consiliare in quanto tale". [MORE]

Guccione, la mia correttezza emergera'
Si dice certo che la sua correttezza emergera' dalle indagini Carlo Guccione, assessore rdella Regione Calabria, indagato nell'ambito dell'inchiesta sui rimorsi destinati ai consiglieri regionali. "Dalla visione degli atti che mi sono stati notificati in data odierna, emerge - spiega Guccione - che nei tre anni di indagine la magistratura mi contesta la cifra di 27.186,07 euro per spese sostenute nell'ambito della mia attivita' e nel ruolo di consigliere di opposizione. In particolare - aggiunge - mi si contestano le ricevute fiscali relative alle spese per la sede della mia segreteria politica di Cosenza (fitto, servizi informatici), una consulenza giuridica per due proposte di legge depositate in consiglio regionale e le missioni istituzionali di rappresentanza del gruppo del Pd in Calabria e fuori regione. Spese regolarmente documentate in base alla normativa regionale e in linea con le direttive degli uffici del consiglio regionale. Inoltre, ricordo che il gruppo del Pd si era dotato di un codice di autoregolamentazione e di una modulistica ad hoc molto piu' stringente della normativa a quel tempo vigente. Per tale ragione, - conclude - confido nell'azione della magistratura e sono sicuro che in sede di contraddittorio giudiziario emergera' la mia correttezza nella gestione di questi contributi pubblici".

Pasto con champagne tra spese consiglieri
C'e' anche un pasto consumato a Montecarlo con champagne
tra i rimborsi contestati all'ex consigliere regionale Luigi Fedele, finito oggi agli arresti domiciliari nell'ambito dell'operazione" Erga Omnes" condotta dalla Guardia di Finanza di Reggio Calabria e coordinata dalla locale Procura della Repubblica sui rimborsi dei gruppi consiliari della Regione Calabria. Il gip si sofferma in particolare sul pasto sostenuto a Montecarlo nell'elegante ristorante Avenue 31, per l'importo di 727 euro. Una spesa alla quale avrebbero contribuito anche due preziose bottiglie di champagne Laurent Perrier Rose, del valore di 190 euro ciascuna.

A Fedele, alla voce materiale informatico del suo gruppo, di cui era presidente, , viene anche contestata una spesa per un importo di 1.505 euro sostenuta nel 2010 per l'allestimento del sito web personale dell'ex consigliere regionale Santi Zappala', successivamente arrestato su ordine della DDA di Reggio Calabria. Il costo sostenuto per la promozione dell'immagine dell'allora consigliere Zappala', secondo gli inquirenti, "e' del tutto avulso dagli interessi del gruppo consiliare in quanto tale".

Covello (Pd), accogliere istanze rinnovamento
"Bene il lavoro della magistratura: non sara' mai il Pd ad ostacolarne l'azione. L'auspicio e' che in tempi rapidi si faccia chiarezza e quanti sono oggi chiamati in causa sappiano dimostrare la propria estraneita'". Lo dichiara la deputata Stefania Covello, componente della segreteria del Pd,in riferimento agli esisti dell'inchiesta sui rimborsi dei consiglieri regionali della calabrias. "E' evidente - continua - che in una regione come la Calabria, con le tante difficolta' presenti, vi sia da parte dell'opinione pubblica una accresciuta esigenza di trasparenza da parte della politica. Un'esigenza reale. Per il Pd della Calabria e' tempo di cambiare passo e di raccogliere le istanze di rinnovamento che vengono dalla stessa societa'

Callipo, Rinnovamento? Magorno non e' credibile
"Leggo con grande stupore la nota stampa diffusa dal segretario regionale del Pd sulle vicende giudiziarie che hanno coinvolto la giunta. Magorno chiede una nuova squadra di governo, con il coinvolgimento di tutte le forze sane di ogni ambito della societa' calabrese. Ma e' clamorosamente in ritardo". Lo afferma Guianluca Callipo, sindaco di Pizzo Calabro, nonche' sfuidante alle primarie del Pd, come candidato renziano, dell'attuale governatore, Mario Oliverio. Callipo polemizza con il segretario regionale del Pd, Ernesto Magorno, pure renziano, e spiega: "Se avesse agito in questo senso durante la composizione delle liste per le elezioni regionali e poi, dopo il responso delle urne, in sede di formazione della giunta, non saremmo a questo punto. Magorno - contiunua - non e' credibile quando auspica maggiore apertura e coinvolgimento, perche' sino a oggi la gestione del partito e le scelte che questo ha compiuto hanno coinciso esclusivamente con la sue.

Dopo le primarie, non e' stato consentito alcun confronto con quei 55mila calabresi, pari al 42 per cento di chi ha partecipato alla consultazione preelettorale, che avevano fatto una precisa scelta di cambiamento. Oggi non basta invocare l'ennesima "profonda riflessione" all'interno del partito, perche' - dice - non c'e' nulla di cosi' difficile da cogliere nell'analisi politica di questo brutto momento. La verita' - conclude - e' che ancora una volta la magistratura si trova incidentalmente a surrogare la mancanza di coraggio di una classe politica regionale incapace di esprimere un indirizzo inequivocabile di chiarezza e coerenza". (AGI)calabrese. Bisogna governare e affrontare le criticita' ereditate dalla destra e le sfide per il futuro di questa terra. Basta - conclude - vecchi schemi e vecchie logiche perche' non ci saranno prove di appello"
Maiolo (Pd), "sorpreso ma chiariro' tutto"
"Stamane ho ricevuto la notifica degli atti conclusivi delle indagini sui rimborsi delle spese sostenute nella qualita' di Consigliere regionale del PD per gli anni dal 2010 al 2012. Le contestazioni avanzate dagli inquirenti mi sorprendono nella sostanza e nella forma". Lo dice Mario Maiolo, ex consigliere regionale, in riferimento all'inchiesta "Erga Omnes". "Ho sempre agito con correttezza e trasparenza e, nella specifica occasione, ho potuto anche contare - dichiara - sul competente supporto amministrativo della struttura di assistenza tecnica del gruppo consiliare. Ritengo di aver documentato, secondo le norme vigenti, tutte le somme percepite negli corso degli anni. Negli atti notificati e' rilevata l'assenza di documentazione che invece a me risulta aver consegnato. Sono certo - conclude - che tutto sara' chiarito in piena e trasparente collaborazione con la Magistratura nella quale ripongo totale fiducia"(Agi)