Cronaca

Rilasciato Asso Ventidue, il rimorchiatore italiano sequestrato in Libia

 Tripoli, 23 Aprile - È stato rilasciato nella tarda serata di ieri Asso Ventidue, il rimorchiatore italiano sequestrato lo scorso 17 Marzo dai militari libici. La nave, dopo aver disormeggiato intorno alle 22:45, ha lasciato il porto di Tripoli alle ore 23:09. Stanno tutti bene gli undici membri dell’equipaggio, fra cui otto italiani. [MORE]  Mario Mattioli, armatore della Augusta Offshore, compagnia del mercantile, ha infatti dichiarato che l’equipaggio ha subito un “comportamento umano” da parte dei militari libici, i quali avrebbero anche aiutato a rifornire la nave. Mattioli ha aggiunto: “La cosa un po’ anomala è stata la possibilità di comunicare con il personale di bordo in maniera costante”. Una circostanza che ha reso possibile trasmettere agli uomini a bordo la tranquillità e la cooperazione con l'Unità di crisi della Farnesina. L’armatore ringrazia inoltre il comandante di Asso Ventidue, Luigi Chiavistelli, il quale “è stato determinante e ha gestito una situazione certamente non facile con grande professionalità, umanità e soprattutto equilibrio”. Aggiungendo: “Tutto l'equipaggio ha dato il meglio di sé”.

Un ultimo ringraziamento, “non doveroso, ma sentito”, è stato riservato alla Farnesina la quale “ha supportato in maniera professionale, continua” tutto il personale ed è stata decisiva per la risoluzione della vicenda.
L’armatore della compagnia di Asso Ventidue ha inoltre confermato che nessuna richiesta di riscatto è stata posta per la liberazione della nave, avvenuta seguendo mere vie diplomatiche.

LA VICENDA - Un sequestro durato più di un mese quello della nave italiana, cominciato lo scorso 17 marzo quando uomini libici hanno avvicinato il rimorchiatore chiedendo il trasporto di alcune persone, fra cui una armata. Il comandante della nave, seguendo le procedure previste, ha attivato l’allarme security.
Il giorno seguente Asso Ventidue arriva a Tripoli, dove personale appartenente all'Autorità portuale libica sale a bordo per interrogare il comandante Chiavistelli su alcuni dati tecnici. Lo stesso accadrà il pomeriggio seguente, quando altro personale libico si imbarcherà per familiarizzare con il funzionamento degli apparati e con il comando della nave. La Compagnia continuerà comunque a mantenere costanti contatti con il comandante e il personale di bordo.

Ma il 20 Marzo, alle ore 6:30, sulla nave si presentano militari libici armati intimando la sospensione di tutte le comunicazioni. Alle 13:00 la Compagnia viene avvisata dal suo rappresentante locale che l'Asso Ventidue sta lasciando il porto di Tripoli, dirigendosi fuori dalle acque territoriali, verso nord-ovest. La Augusta Offshore ordina a tutte le sue unità presenti nell’area di dirigersi verso Malta, previa evacuazione delle piattaforme e del terminale.

Nei giorni successivi il rimorchiatore, guidato da personale libico, lascerà più volte il porto di Tripoli, probabilmente per attività di monitoraggio delle coste. Saranno i libici a concedere o meno contatti fra i membri dell’equipaggio, i loro familiari e la Compagnia. Fino a ieri sera, quando i militari hanno rilasciato la nave.
Domani l’Asso Ventidue farà finalmente ritorno in Italia. L’attracco in Sicilia avverrà in tarda mattinata.