Cronaca
Riina, ancora minacce per il pm Di Matteo registrate dagli investigatori
PALERMO, 4 DICEMBRE 2013 - Torna a minacciare il boss Toto Riina dal carcere milanese di Opera, e ancora lo fa nei confronti del pm palermitano Nino Di Matteo. Dopo le prime parole ascoltate da un agente penitenziario, secondo quanto scriveva "Repubblica", in cui Riina avrebbe detto: "Di Matteo deve morire. E con lui tutti i pm della trattativa, mi stanno facendo impazzire", ora le minacce sarebbero state intercettate dalle cimici, registrate dagli investigatori e trasmesse ai pm di Caltanissetta. Questi stanno indagando sulle intimidazioni subite proprio dai magistrati palermitani.
La notizia è stata confermata ieri durante il Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza Pubblica, presieduto dal Ministro dell'Interno Angelino Alfano, proprio dai capi delle Procure di Palermo e Caltanissetta, Francesco Messineo e Sergio Lari. Già dopo le prime presunte minacce il Comitato si era riunito d'urgenza valutando anche la possibilità di un trasferimento, per Nino Di Matteo e la sua famiglia, in una località segreta. [MORE]
Si era, però, poi optato per una rafforzamento della scorta, e per l'installazione di un "Jammer", dispositivo antibomba capace di bloccare i segnali radio dei telecomandi nel raggio di duecento metri. Questo, è stato accertato, non dovrebbe essere dannoso per la salute di chi lo usa e per chi viene in contatto con esso. Proprio il Ministro dell’Interno ha confermato che esistono segnali che non fanno escludere la possibilità di un ritorno di Cosa Nostra.
(Foto dal sito lettera43.it)
Katia Portovenero