Cronaca

Rigopiano: recuperati altri sei corpi, sale a 16 il bilancio delle vittime

FARINDOLA, 24 GENNAIO – Nel sesto giorno di ricerche all'interno dell'hotel Rigopiano di Farindola (Pescara) i Vigili del fuoco hanno recuperato i corpi, senza vita, di altre sei persone. Sale così a 16 il bilancio delle vittime della strage. Il numero dei dispersi, di conseguenza, scende a 13, mentre le persone messe in salvo sono undici. [MORE]

Poco dopo le 9 di questa mattina i soccorritori hanno recuperato i corpi senza vita di due donne. Nel pomeriggio il cadavere di un'altra donnna è stato estratto dalle macerie. Estratti anche i corpi di tre uomini, la cui identità ancora non è stata chiarita.
Dopo i primi eroici salvataggi, le ultime 24 ore purtroppo hanno portato solamente al ritrovamento di cadaveri.

Nel frattempo, mentre i soccorsi operano senza interruzioni, proseguono le indagini per cercare di ricostruire gli attimi immediatamente successivi al disastro. In primis si sta valutando la telefonata d'allarme ricevuta da una funzionaria della Prefettura e ignorata perché ritenuta una "bufala". La Repubblica ha tentato di ricostruirla: erano le 18.20 e la telefonata viene fatta dal ristoratore Quintino Marcella, che ha appena ricevutoun messaggio dal cuoco Parete, sopravvissuto alla strage.

“Sono Marcella di cognome, Quintino di nome. Il mio cuoco mi ha contattato su Whatsapp cinque minuti fa, l’albergo di Rigopiano è crollato, non c’è più niente… Lui sta lì con la moglie, i bimbi piccoli… intervenite, andate lassù”, dice il ristoratore. La funzionaria non è convinta: “Questa storia gira da stamattina. I vigili del fuoco hanno fatto le verifiche a Rigopiano, è crollata la stalla di Martinelli“. Marcella risponde: ”No, no! Il mio cuoco mi ha contattato su Whatsapp 5 minuti fa, ha i bimbi là sotto… sta piangendo, è in macchina… lui è uno serio, per favore”. L'operatrice però non gli crede: “Senta, non ce l’ha il suo numero? Mi lasci il numero di telefono. Ma è da stamattina che circola questa storia, ci risulta che solo la stalla è crollata. Che le devo dire?”, continuando poi: “Come si chiama quel cuoco?”, e l'uomo: “Giampiero Pareti. È quello della pizzeria, è il figlio di Gino…”, risponde Marcella. L'operatrice risponde: “Sì, lo conosco benissimo il figlio di Gino, conosco lui, conosco la mamma. È da stamattina che gira ‘sta cosa. Il 118 mi conferma che hanno parlato col direttore due ore fa, mi confermano che non è crollato niente, stanno tutti bene [...] La mamma dell’imbecille è sempre incinta. Il telefonino… si vede che gliel’hanno preso…”.

I soccorsi prenderanno avvio soltanto dopo le 19 e 45, un’ora e mezzo dopo l’allarme del ristoratore, fatalmente in ritardo.

Alle 15 di oggi, intanto, a Penne - piccolo comune in provincia di Pescara - avranno luogo i funerali di Gabriele D’Angelo, trentunenne cameriere dell’hotel e una delle vittime della disgrazia. Verranno invece celebrate a Farindola le esequie di Alessandro Giancaterino, fratello dell’ex sindaco Massimiliano, anche lui cameriere dell'hotel e rimasto ucciso dalla slavina

[Immagine da tgcom24.it]
 

Carlo Giontella