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ROMA, 31 LUGLIO 2015- E' stato approvato dal Senato con 142 voti a favore e 92 contrari il disegno di legge di riforma della Rai. L'emendamento, dopo aver ottenuto il via libera dei Senatori, al termine dell'estate verrà posto in esame dalla Camera. [MORE]
Tuttavia, esiste la concreta possibilità che la riforma venga di nuovo posta sotto esame da parte del Senato. A suggerirlo è lo stesso Antonello Giacomelli, sottosegretario alle Comunicazioni, che ha dichiarato: "Ho la sensazione che ci rivedremo in Senato”. Il motivo sarebbe riconducibile alla soppressione dell’articolo 4, che conferiva al governo la delega di intervento sul canone Rai. Al termine del Consiglio dei Ministri, anche il capo del Governo, Matteo Renzi, si espresso in merito all’emendamento, dichiarando che "vedremo se e come correggere alla Camera il testo".
La riforma Rai
Sarà l'assemblea dei soci a proporre al Consiglio di Amministrazione di nominare il nuovo Amministratore Delegato, il cui incarico durerà tre anni, a meno che non venga revocato per decisione del Consiglio di Amministrazione. All'Ad sarà affidato il compito di nominare i dirigenti, ma dovrà comunque attendere il parere del Consigli di Amministrazione per le nomine editoriali. Il Cda, il cui numero di membri passerà da nove a sette –di cui quattro di nomina parlamentare, due di nomina governativa e uno scelto dai dipendenti –, avrà inoltre il compito di nominare il presidente di garanzia, una nuova figura scelta proprio fra i membri del Consiglio di Amministrazione con il parere favorevole della commissione di Vigilanza.
Elisa Lepone