Politica
Riforma Giustizia, ministro Orlando: «Differenze di approccio nella maggioranza»
ROMA, 27 AGOSTO 2014 - L’appuntamento è fissato per venerdì 29 quando il Cdm si riunirà per varare il “Pacchetto Giustizia”. In vista di ciò, quest’ oggi, si è riunita la maggioranza col chiaro proposito di risolvere quelle divergenze che ancora permangono tra i due partiti di spicco: Pd e Ncd.
Le dichiarazioni del ministro della Giustizia
Una distanza confermata anche dallo stesso ministro della Giustizia, Andrea Orlando: «Sono emerse differenze di approccio anche sulle priorità di cui riferirò al Consiglio dei Ministri, mantenendo però l’obiettivo di portare in quella sede tutto il lavoro elaborato. Dalla riunione della maggioranza – ha continuato il ministro – è emersa una condivisione sui singoli punti dell’insieme delle cose che porteremo in Consiglio dei Ministri». Il guardasigilli si è mostrato comunque fiducioso sul possibile accordo, poiché, come egli stesso ha spiegato, «c’è stato un confronto sulle diverse modalità per affrontare questi punti, un confronto che è stato utile e che ha migliorato alcune delle soluzioni».
Dunque, ogni discordante aspetto della riforma verrà argomentato e affrontato in sede di Cdm. Nella fattispecie il ministro Orlando ha voluto precisare: «Una parte riguarda il contrasto sulla criminalità economica e il settore civile: l’aspetto ordinamentale del funzionamento della magistratura e una parte riguarda il processo penale. Su tutti questi punti – ha aggiunto – andremo avanti oggi anche con la condivisione che si è rafforzata sull’impianto generale della riforma e con sottolineature che credo debbano essere prese in considerazione e comunque apprezzate adeguatamente nella discussione al Consiglio dei Ministri».
I commenti dal Pd e dal Ncd
Sull’utilità dell’odierno vertice di maggioranza si è così espresso Walter Verini, componente della delegazione Pd: «Non c’è stato scontro, ma un clima di confronto costruttivo. Su prescrizione e intercettazione ci sono opinioni e approcci diversi. Sulle intercettazioni – ha spiegato – prima di entrare nel merito ci sarà il confronto che il premier ha annunciato. Sulla prescrizione, abbiamo fatto le nostre proposte, alcune sottolineature Ncd le ha fatte, sarà il Consiglio dei ministri a trovare la sintesi».[MORE]
Dal fronte del Ncd, il senatore Nicola D’Ascola ha così commentato: «Ci siamo riservati di approfondire alcuni temi. Su alcuni di essi c’è convergenza, altri meritano una riflessione ulteriore. È necessario approfondire – ha voluto precisare – l’istituto della prescrizione e alcune limitazione relative alle impugnazioni. Sulle intercettazione si è parlato in modo generico. Il tema non ha costituito oggetto specifico del dibattito. Solo dopo il coinvolgimento della stampa se ne parlerà più dettagliatamente».
(Immagine da tgcom24.mediaset.it)
Giovanni Maria Elia