Politica
Riforma della Pubblica amministrazione, Renzi: "Puntiamo al cambiamento radicale"
ROMA, 30 APRILE 2014 - Il premier Matteo Renzi ha presentato oggi la riforma della Pubblica amministrazione, dichiarando al termine della conferenza stampa che il suo governo punta a un "cambiamento radicale". Il nuovo provvedimento è approdato in Consiglio dei ministri senza decreti e secondo le tempistiche prefissate dallo stesso presidente.
Renzi ha inoltre respinto le critiche di chi non giudica positivamente la nuova riforma, affermando: "Dire che si tratta di una riforma contro i lavoratori e le lavoratrici è una bugia dalle gambe corte". Ha poi aggiunto: "Nella Pubblica amministrazione c’è un sacco di bella gente e c’e’ qualche fannullone, ma dire che sono tutti fannulloni o viceversa è quello che ha distrutto la P.A.". [MORE]
Una delle proposte contenute nel provvedimento è l’introduzione del Pin del cittadino, iniziativa riguardo alla quale il premier ha detto: "Oggi la pubblica amministrazione parla 13 linguaggi diversi, noi vogliamo che parli un’unica lingua e che lavori su tutto". L'obiettivo ultimo di Renzi, infatti, è proprio quello di far diventare la P.A. più accessibile, trasparente e a portata di tutti gli italiani.
Nella riforma si parla anche di tagli nella Pubblica amministrazione. Come nel caso del tetto imposto agli stipendi dei manager, anche con la nuova normativa si andrà ad intervenire sulla "parte alta" del settore. A tal proposito, il presidente del Consiglio ha sottolineato che "servono dirigenti che facciano i dirigenti" e che "non è possibile che il premio di produzione aumenti con l'indennità e a prescindere dai risultati e dalla situazione del Paese".
In conclusione, uno dei principali scopi del provvedimento è quello di "beccare i fannulloni" e fare in mondo che non continuino a stare con le mani in mano, valorizzando "i tanti non fannulloni" e premiandoli attraverso scatti di carriera e eventuali aumenti di stipendio.
Valentina Vitali