Politica

Riforma del lavoro criticata dalla Camusso

BRESCIA, 6 MARZO 2014 – Nel suo intervento al congresso della Camera del Lavoro di Brescia, il segretario generale della Cgil Susanna Camusso ha mosso delle dure critiche in merito ai contenuti della riforma del lavoro del nuovo esecutivo.

Bollato come “insufficiente” il cuneo fiscale: «I cinque miliardi di risorse che il governo prevede di ricavare dal taglio alla spesa pubblica e destinare al taglio del cuneo fiscale – commenta la Camusso - è una misura ancora lontana dall’avere quell’effetto choc che il presidente del Consiglio aveva annunciato in Parlamento».

«Ho la sensazione che ci stiamo riraccontando la legge di stabilità che prevedeva un fondo destinato a ridurre la tassazione sulle imprese e sui lavoratori alimentato direttamente dai tagli di spesa e dagli eventuali proventi del rientro dei capitali», prosegue la leader Cgil, auspicando che il Jobs Act atteso dal Governo «non sia l’ennesima moltiplicazione delle forme di ingresso al lavoro e quindi della precarietà». Secondo la sindacalista «sarebbe utile, per mettere ordine al sistema, che si comincino a tagliare tutte le forme di precarietà e poi, a quel punto, si può discutere anche di contratto unico».[MORE]

Riguardo poi all’operato del neo premier Renzi nei primi giorni di governo, la Camusso riconosce le difficoltà contingenti di un «paese – che - ha sicuramente sofferto dell’estraneità della politica rispetto ai cittadini», ma ammonisce, «Una cosa sono le forme di riavvicinamento della politica al paese, un’altra il culto della personalità».

(Foto: adnkronos.com)

Domenico Carelli