Economia

Riforma contratti, Squinzi: "un capitolo chiuso"

MILANO, 07 OTTOBRE 2015 – «Non abbiamo margini di manovra per poter proseguire le trattative. Per noi è un capitolo chiuso», ha commentato il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi, a margine dell’incontro di ieri con una quarantina di associazioni di categoria nella sede di Assolombarda, con contratti scaduti o in scadenza entro giugno 2016.[MORE] 

«Schiaffoni» da parte dei sindacati, da mesi, «almeno da luglio», ha puntualizzato il presidente di Confindustria, secondo il quale sono «irrealistiche» le posizioni dei medesimi «soprattutto sul piano monetario e sul futuro del Paese. Se non siamo di capaci di trovare un accordo, per creare un modello di contratto più avanzato e più in linea con i tempi che ci impone l’economia globale, c’è da essere veramente preoccupati». «Contrariamente a quanto dice la signora Camusso – incalza – non vogliamo ridurre i salari, non vogliamo bloccare le trattative, non chiediamo una moratoria in nessun modo» 

Nei prossimi giorni è in arrivo, ha annunciato inoltre Squinzi, un documento con le proposte e i principi di Confindustria sulla contrattazione, con un preciso «decalogo delle cose che si possono e di quelle che non si possono fare in eventuali trattative che le categorie ritengono di portare avanti. Le singole categorie sono libere: per chi ritiene di andare avanti l'autonomia c'è». Da qui l’auspicio, affinché non si riveli «rovente» la stagione appena iniziata sul fronte dei contratti.  

Immediate le repliche dei sindacati allo stop della riforma contrattuale: «Il presidente di Confindustria non la racconta giusta», ha affermato il segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo; mentre, per Annamaria Furlan, leader della Cisl, il «modello contrattuale appartiene al passato, non mi arrendo al fatto che le parti debbano svolgere il proprio ruolo».

 Domenico Carelli 

(Foto: homequalified.com)