Cronaca
#RifiutiZero, Raccolta firme in tutta Italia per una legge di iniziativa popolare
ROMA, 14 APRILE 2013 – L'obiettivo è ambizioso. Raccogliere 50 mila firme a favore di una legge di iniziativa popolare che rimetta in discussione l'intero ciclo dei rifiuti, attraverso il progressivo abbandono dello smaltimento in discarica o dell'incenerimento, e verso la strategia dei Rifiuti Zero. Il testo della legge di iniziativa popolare – presentato da alcuni gruppi attivi da tempo in varie regioni italiane sul tema dei rifiuti – è stato depositato in Cassazione alla fine di marzo, ma è nella giornata di oggi che i comitati promotori hanno indetto un FirmaDay, un giorno intero dedicato alla raccolta delle firme in favore di questa proposta.
Lo scopo della proposta legislativa è mettere in atto una serie di iniziative volte ad adeguare la produzione e il consumo ai limiti delle risorse del pianeta, attraverso una riduzione della produzione dei rifiuti che raggiunga, rispetto alla produzione dell'anno 2000, una diminuzione del 20% nel 2020 e del 50% nel 2050.
Per raggiungere questi risultati la legge propone alcune misure finalizzate a promuovere una corretta filiera di trattamento dei materiali post-utilizzo, attraverso l'incentivazione anche economica della raccolta differenziata porta a porta, il contrasto alle pratiche di smaltimento distruttivo dei materiali e lo spostamento delle risorse dallo smaltimento in discarica e dall'incenerimento verso la riduzione dei rifiuti, il loro riuso e il riciclo. Si propone, inoltre, di sancire il principio secondo il quale “chi inquina paga”, prevedendo responsabilità civili e penali per chi commette reati di danno ambientale, con particolare attenzione ai reati commessi da soggetti industriali.[MORE]
Tra le misure concrete da mettere in atto, la legge prevede una riduzione dell'IVA per i beni e materiali oggetto di riuso e riciclaggio, per incentivarne la competitività rispetto ai beni prodotti con materiale vergine; l'incentivazione della raccolta differenziata porta a porta; l'introduzione della tariffa puntuale sui rifiuti, che prevede il pagamento in relazione alla quantità e alla qualità dei rifiuti prodotti dalle singole utenze; una progressiva dismissione degli inceneritori già esistenti, proponendo una moratoria fino al 2020 delle autorizzazioni alla costruzione di nuovi impianti e revocando tutti gli incentivi all'incenerimento attualmente previsti.
La proposta di legge prevede inoltre il divieto di smaltimento in discarica o di incenerimento per i rifiuti riusabili, riciclabili e compostabili; il divieto di esportazione dei rifiuti non riciclabili e speciali fuori dalla regione (sono previste deroghe per le regioni in cui è deliberato lo stato di emergenza) e di esportare i rifiuti pericolosi al di fuori dell'UE; prevede incentivi economici per il riuso, il recupero e il riciclaggio dei rifiuti, sia per le utenze che per gli impianti, e disincentivi per il loro smaltimento o incenerimento; la netta separazione in ogni territorio dei ruoli tra soggetti pubblici gestori della fasi di raccolta e gli attuali soggetti privati gestori proprietari di impianti di smaltimento, sotto forma di qualsiasi collegamento societario.
Per diffondere questa proposta legislativa e per raccogliere le 50 mila firme necessarie affinché la proposta arrivi in Parlamento, i comitati promotori hanno organizzato per la giornata di oggi una serie di banchetti in tutta Italia. Il testo competo della legge può essere scaricato da questo link, mentre per sapere dove poter firmare nella giornata di oggi e nei prossimi mesi si può consultare questa pagina cliccando sulla propria regione di riferimento.
Serena Casu