Cronaca
Rifiuti speciali, parte l'operazione "Terre d'Oro": 5 arresti e 18 indagati
CHIETI, 8 GENNAIO 2015 – È partita stamani l’operazione “Terre D’Oro” che vede coinvolti 100 operatori del Corpo Forestale, 30 pattuglie e un elicottero operativo. L’indagine, disposta dalla Direzione Distrettuale Antimafia dell’Aquila, ha portato già all’emissione di 5 misure cautelari, su 18 indagati totali, per traffico illecito di rifiuti speciali e discarica abusiva, per un totale di 400 metri cubi di materiale rinvenuto. Gli avvisi di garanzia sono stati emessi per tredici imprese nella zona di Pescara, Chieti, Milano e Roma e sono stati sequestrati mezzi per un totale 3 milioni di euro.
Traffico di rifiuti speciali: indagato anche il sindaco di Chieti, Umberto Di Primio
Sono state emesse 5 misure cautelari nell’ambito dell’operazione “Terre d’Oro”, di cui, quattro, ad imprenditori costretti ai domiciliari, ed un quinto ad un imprenditore ora in divieto temporaneo di esercizio d’impresa. Nel fascicolo predisposto dalla Direzione dell’Aquila risulta indagato anche il primo cittadino teatino, Umberto Di Primio. L’esponente del centrodestra, già al centro dell’indagine per corruzione su “Magalò 3”, è attualmente nel mirino della squadra mobile di Pescara che sta perquisendo la sua casa e gli uffici. Tra gli altri indagati compaiono anche i nomi di Michele Colistro, segretario generale dell’autorità dei Bacini e Enzo Perilli, titolare dell’Akka nell’ambito del progetto Megalò.
[MORE]
“Terre d’Oro”: rifiuti speciali e speculazioni edilizie
L’inchiesta “Terre d’Oro”, coordinata da pm David Mancini e Fabio Picuti della Direzione Distrettuale Antimafia dell’Aquila, ha portato a nuovi epiloghi riguardanti le costruzioni edilizie intorno all’area di Megalò. In seguito alla segnalazione dei rifiuti tossici, infatti, gli uomini della forestale hanno rilevato lo sfruttamento dei terreni e le speculazioni edilizie nell’area che circonda il grande centro commerciale teatino. L’indagine su Megalò prosegue ormai da molti mesi e gli investigatori stanno seguendo una pista partita da alcune denunce documentate.
Erica Benedettelli
[immagine da abruzzolive.it]