Politica
Rifiuti, Santori: "Regione parte civile è minimo ma Zingaretti non si smarchi"
ROMA, 11 GENNAIO 2014 - “La Regione ha fatto il minimo a costituirsi parte civile ma questo non sia motivo per distrarre l'attenzione dalle responsabilità politiche che hanno causato il fallimento della differenziata e la devastazione della Valle Galeria. Zingaretti non può cavarsela così. Si fanno sempre più preoccupanti i dettagli dei rapporti ambigui, di subordinazione, talvolta ai limiti del losco, tra amministrazione regionale, esponenti politici, tra questi il suo assessore Civita, e il monopolista dei rifiuti Cerroni. Lo avevamo detto in tempi non sospetti e ora finalmente tutti i nodi stanno venendo al pettine", così dichiara in una nota Fabrizio Santori, consigliere regionale del Lazio e componente della commissione Ambiente e Rifiuti, commentando i particolari sempre più inquietanti che stanno emergendo dalle indagini e intercettazioni telefoniche nell’inchiesta sui rifiuti nel Lazio.
“Contesti che dimostrano quanto fondata fosse la preoccupazione della cittadinanza e le nostre osservazioni. Tra le dieci domande su Malagrotta che ponevo mesi fa c’era anche quella di vedere svelato il mistero delle dimissioni di Pecoraro, interrogativo che anche oggi si pongono gli inquirenti. Ma altri interrogativi permangono, soprattutto su quanto fatto e stabilito durante la gestione Sottile in merito al rilascio dell'AIA per una nuova discarica a Monti dell’Ortaccio che restava incredibilmente in piedi. E, infine, l'azzeramento dei fondi in bilancio da parte di Zingaretti per la riqualificazione della Valle Galeria e per il monitoraggio ambientale. Possiamo insomma avere qualche motivo di cui sospettare, per questi motivi non fermeremo la nostra battaglia per la legalità e la trasparenza”, conclude Santori.
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