Politica

Rifiuti: Azimut360, ancora un'altra emergenza, ma quando una soluzione?

CATANZARO 15 FEBBRAIO 2014 - Crea amarezza constatare come, dopo più di due anni, quanto denunciato da Azimut360 in merito alla crisi rifiuti nella città capoluogo e nell'hinterland non abbia ancora trovato una efficace via d'uscita. È infatti almeno dall'epoca della stesura del nostro documento sulle Linee di Intervento sull'Emergenza Rifiuti (ottobre 2011) che la città di Catanzaro e la provincia intera si ritrovano nella stessa condizione, oggi ancora come due anni fa. Il nostro resta un documento purtroppo ancora attuale; purtroppo, perché nulla è stato nel frattempo portato avanti dalla classe dirigente, ad iniziare da una Regione troppo timida nell'azione amministrativa, forse incompetente.
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Ad un anno dalla conclusione del disastroso (a detta di tutti) Commissariamento della gestione dei rifiuti, la classe politica regionale ha dimostrato di non essere assolutamente in grado di voltare pagina. Ad oggi, non esisterebbe neanche una bozza di Legge Regionale in materia di rifiuti e si procede con un Piano Rifiuti oramai obsoleto. Le uniche proposte avanzate dalle varie amministrazioni sono state la costruzione di nuove discariche o l'ampliamento di quelle già esistenti.

Quando cioè nel resto d'Europa le politiche ambientali tendono ad eliminare le discariche, puntando a sistemi di recupero o addirittura a dei veri e propri circuiti volti al rifiuto zero, in Calabria si pratica una politica ambientale vecchia più di 50 anni. Non esiste un piano serio sulla raccolta differenziata, né alcun tentativo di mettere in rete esigenze ed esperienze di territori e comuni, che così proseguono la loro azione in totale disarmonia. Né si sa con certezza che fine facciano i rifiuti differenziati provenienti da quelle isolate realtà calabresi che pur agiscono in modo serio e responsabile. Realtà e pratiche isolate, "buone", ma non diffuse.

La città di Catanzaro in primis è oggi completamente invasa dai rifiuti e non è da escludere che il fatto sia strumentale, in virtù di una proposta portata in sede di Consiglio Comunale sull'ampliamento della discarica di Alli. Ad ogni modo, ancora un'altra emergenza nel trattamento di servizi quotidiani, per i quali i catanzaresi pagano tasse tra le più alte. Il laboratorio politico Azimut360 è stanco di questa classe dirigente che crea appositamente le emergenze per poi ergersi a risolutrice di problemi, utilizzando rimedi obsoleti.

Dopo aver partecipato alla grande manifestazione pubblica di Borgia del mese scorso, Azimut360 ribadisce il suo NO alla costruzione della discarica Battaglina, NO all'ampliamento della discarica di Alli. Dice invece SI alla valorizzazione e al potenziamento di impianti di selezione e di recupero e soprattutto dice SI alla promulgazione di una seria Legge Regionale in tema di rifiuti, che possa armonizzare la gestione tra i vari territori definendo target condivisi nel raggiungimento di percentuali di raccolta differenziata stabiliti (tra l'altro!) dalla legge.

Mettiamo a disposizione ancora una volta il nostro documento (scaricabile da www.azimut360.it) e il nostro impegno in questo processo.

Notizia segnalata da:(Azimut360 Catanzaro)