Cronaca
Rifiuti: appalti irregolari a Chiavari, danno erariale da 4 mln
GENOVA 17 MAGGIO - Un danno erariale da quasi 4 milioni di euro per appalti truccati e prezzi gonfiati nello smaltimento di rifiuti a Chiavari, comune di quasi 30.000 abitanti nel territorio metropolitano di Genova. A segnalarlo alla Procura della Corte dei Conti di Genova e' stata la la Guardia di Finanza. In particolare e' emerso un danno erariale di oltre tre milioni e 700.000 euro nell'ambito delle procedure di affidamento e gestione dei servizi di raccolta dei rifiuti del Comune. [MORE]
L'indagine, denominata "operazione Posidonia", era stata avviata a seguito di un esposto di alcuni consiglieri di minoranza e si era chiusa nell'ottobre 2017 con l'emissione, da parte della Procura di Genova, dell'avviso di conclusione indagini preliminari nei confronti di tre funzionari del Comune di Chiavari e di quattro imprenditori del settore smaltimento rifiuti: per loro, i reati contestati sono turbativa d'asta, falso ideologico e truffa aggravata ai danni dell'ente locale.
Successivamente, approfondite indagini dei finanzieri sulla documentazione amministrativa e contabile acquisita in Comune e che riguardava appalti per un valore complessivo di oltre 15 milioni di euro, hanno fatto emergere varie irregolarita', soprattutto affidamenti con proroghe in assenza di nuovi bandi, in violazione dei principi di trasparenza e concorrenza.
Inoltre, dall'analisi della documentazione relativa all'assegnazione dei lavori di raccolta e trasporto delle alghe che si erano depositate nel 2014 sulla spiaggia adiacente il porto di Chiavari, e' stata riscontrata l'applicazione, da parte dell'impresa affidataria, di prezzi gonfiati, fatturati al Comune, di oltre il 300% rispetto a quelli reali. Il danno erariale di quasi 4 milioni dovra' essere risarcito dagli amministratori coinvolti nell'indagine (un funzionario e un istruttore tecnico dell'Ufficio Lavori pubblici, in concorso col loro dirigente responsabile), anche con i propri beni personali.