Politica

Rifinanziamento delle missioni militari. Sì bipartisan al Senato

ROMA, 27 LUGLIO 2011 – Il decreto che sancisce il rifinanziamento delle missioni militari internazionali è stato approvato questa mattina dal Senato. Quasi tutti i partiti hanno votato a favore del provvedimento, passato con 269 sì, 12 no e un astenuto.[MORE]

Se i tre senatori radicali, Bonino, Peduca e Poretti, non hanno partecipato al voto, ad esprimersi contro il rifinanziamento è l'Italia dei Valori che, per bocca del suo leader, Antonio Di Pietro, ha definito il decreto un «ridicolo e dannoso spreco di soldi», aggiungendo che «Ipocrisia e sudditanza stanno portando il nostro Parlamento e il nostro governo a continuare una guerra che non ha alcun senso e viola la Costituzione».

Se si esclude l'Idv e i tre senatori radicali, quindi, si è trattato di un sì bipartisan, appoggiato da tutto l'arco parlamentare. Anche il Partito Democratico, nonostante alcune dissidenze al suo interno, si è schierato sostanzialmente a favore del rifinanziamento, insieme a tutti i partiti di maggioranza e all'Udc.

Nel complesso, il decreto contiene una diminuzione del numero dei militari impegnati nelle missioni internazionali, che passerebbero dagli attuali 9.250 di media impegnati nel primo semestre di quest'anno a 7.222 entro il prossimo novembre. Una diminuzione che non interessa il contingente italiano impegnato in Afghanistan, dove il numero dei militari, 4200 in tutto, rimane invariato anche per il secondo semestre di quest'anno.

Gli stanziamenti complessivi passano dagli 811 milioni dello scorso semestre ai 694 previsti per il prossimo. Tra gli emendamenti approvati in commissione c'è l'aumento, proposto dal Pd, del finanziamento per le iniziative di cooperazione in Afghanistan, che passa dai 5,8 milioni previsti in un primo momento, agli attuali 16,5. È previsto, inoltre, lo stanziamento di 53 milioni per l'assunzione di personale nell'Esercito, nella Marina e nell'Aeronautica. Per le Ong sono stati stanziati 8 milioni per il 2011 e altrettanti sono previsti per il 2012.

Il provvedimento passa ora all'esame della Camera, dove sarà discusso già questo pomeriggio in Commissione Difesa. Per il voto definitivo si dovrà attendere, presumibilmente, fino a domani.

Serena Casu