Cultura e Spettacolo
Ricordando Agostino Porchia al "Maggio dei Libri 2017" di Lamezia
LAMEZIA TERME (CZ) 07 MAGGIO - Il Sistema Bibliotecario Lametino e la Biblioteca Comunale di Lamezia Terme hanno dedicato una giornata della VI edizione del “ Maggio dei Libri” al ricordo di Agostino Porchia, figura poliedrica e guida trainante della comunità lametina nell’ambito del panorama sportivo e culturale. [MORE]
Una moltitudine di amici, a distanza di circa quattro mesi dalla sua improvvisa scomparsa, si sono ritrovati a Palazzo Nicotera - Severisio di Lamezia Terme per conversare, coordinati dalla giornalista Maria Teresa Notarianni, sull’operato di Agostino Porchia, presidente dell’Associazione “Cultura d’Autore”, immaginandolo presente spiritualmente e fisicamente con il suo consueto sorriso e la sua disarmante serenità. Dopo una breve introduzione del fratello Gianfranco, la direttrice della Biblioteca Claudia Brunetti, richiamando alla mente « quanto Agostino ha dato dal punto di vista umano e culturale», ha reso nota la donazione, da parte del fratello, di «circa 70 quadri di Agostino Porchia, alcuni di quando era giovane, ora sistemati nella stanze dove studiano i ragazzi legate così alla bellezza di cui Agostino si è fatto promotore».
Poesie, scritti, teastimonianze e ricordi hanno contribuito a fare emergere un personaggio straordinario che ha saputo costruire un valido percorso di vita trasmettendo agli altri la propria passione per lo sport, la letteratura, il cinema. Infatti era dotato della « capacità di coltivare gli interessi e trasmetterli agli altri con letture collettive con centinaia di partecipanti ( I promessi sposi, il Gattopardo, Il nome della rosa) avvicinando le persone alle librerie» ha sostenuto, tra l’altro, il giornalista Gianfranco Manfredi.
E « quando ci chiamava per le letture - ha affermato l’ex dirigente scolastico Francesco Scoppetta - ognuno di noi rispondeva di sì». Centinaia di studenti, specie del Liceo “Campanella”, prendevano parte alla lettura dei capolavori, da lui proposti,fino a notte inoltrata e ad altre iniziative culturali contribuendo all’approfondimento degli argomenti studiati a scuola dove « veniva accolto calorosamente dagli studenti» ha puntualizzato la docente Michela Cimmino. Il vitalismo di Agostino Porchia abbracciava anche lo sport, che praticava fin da giovane, diffondendolo tra i suoi concittadini con la fondazione di formazioni competitive. Amava la pallavolo, il tennis, l’atletica, « la maratona in particolare in cui si era cimentato - ha chiarito il dottore Antonio Butera – nella nota Stramilano e nella famosa maratona di New York». «Era un uomo di cultura, di sport, un atleta, un maratoneta» ha precisato Gioacchino Tavella che alla notizia della sua scomparsa ha avvertito « un senso di vuoto che noi – ha detto - abbiamo il dovere di colmare continuando le iniziative che proponeva».
L’ex sindaco di Lamezia Terme Gianni Speranza ha messo in luce le sue qualità come «la poeticità, la forza, la disciplina quando organizzava le letture No Stop ( per 30 ore consecutive), la semplicità» e il tempo in cui erano stati insieme negli scout di cui conserva gelosamente una foto regalatagli dallo stesso Agostino. Gli altri numerosi interventi ( Pasquale Allegro, Cesare Perri, Luciana Parlati ed altri ancora) hanno dato ulteriormente giustizia al suo carisma, alla sua tenacia, al suo amore smodato anche verso il cinema d’autore sul quale aveva scritto un libro “ I migliori anni della nostra vita” un lavoro costato almeno 10 anni e condotto con puntualità certosina. A testimonianza del suo amore per il cinema , a conclusione della serata, è stato proiettato uno spezzone del film “ La dolce vita” di Fellini che «egli – secondo la dichiarazione del fratello Gianfranco - amava molto e considerava il cinema stesso».
Foto: Cimmino- Gianfranco Porchia - Notarianni
Foto: Scoppetta- Gianfranco Porchia – Notarianni
Lina Latelli Nucifero