Politica

Riccio: la meritocrazia torni ad essere la stella polare della nuova amministrazione Abramo

CATANZARO, 16 MARZO 2013 - Ho ricevuto il Manifesto per la politica Urbanistica della Città di Catanzaro che il delegatodel Sindaco, arch. Carlo Nisticò, ha redatto allo scopo di aprire il necessario confronto su un tema delicato ed importante come la gestione del territorio. Al di là dei contenuti squisitamente urbanistici, che naturalmente condivido tutti, la mia attenzione è stata richiamata sul terzo punto del Manifesto laddove il Consigliere Nisticò introduce un argomento fondamentale per il funzionamento della macchina amministrativa. E cioè la riorganizzazione degli uffici e la semplificazione dei processi burocratici.

Il Consigliere Nisticò individua un concetto legato all’istituto della rotazione di incarichi al fine di eliminare cristallizzazioni che, a mio avviso, non solo mortificano il confronto, ma limitano la crescita e la comunità continua a rimanere senza risposte.Non v’è dubbio che grande responsabilità su questo specifico argomento ricade sui Dirigenti di questa Amministrazione.Anche oggi si continua ad assistere da parte di Dirigenti e Funzionari, a richieste di prebende, di indennità supplementari, di posizioni organizzative senza che ci siano mai state le consequenziali ricadute nel soddisfacimento delle sacrosante e legittime richieste dei cittadini che oggi più che mai, soprattutto per i balzelli che abbiamo dovuto introdurre, ne gridano il diritto.

Gli esempi sono tanti circa l’assenza di risultati, basti pensare agli svariati milioni di euro che l’Amministrazione è costretta a pagare continuamente per le cause perse in Tribunale per le quali i Dirigenti e i loro uffici, non solo non sono chiamati patrimonialmente alle loro responsabilità, ma addirittura senza colpo ferire proseguono la loro attività pretendendo per gli anni avvenire ulteriori premi e indennità di risultato.

Questo stato di cose, se vogliamo veramente operare una rivoluzione culturale che esplichi una ricaduta positiva sulla collettività, deve necessariamente cambiare. L’Amministrazione deve obbligatoriamente studiare e porre in essere un radicale cambiamento anche nel funzionamento degli Uffici. Dobbiamo mettere fine alla cristallizzazione dei ruoli e di chi gestisce da anni sempre lo stesso Servizio con risultati
deleteri per la vita amministrativa di questa Città. E’ ora di mettere in campo la sacrosanta meritocrazia.

Una classe politica deve ritenersi valida quando dimostra di ben conoscere la realtà nella quale ha scelto di svolgere il delicato ruolo, ponendo in essere le giuste azioni, gli strumenti legislativi e regolamentari adeguati, fissando gli obiettivi strategici ed operativi, con l’emanazione di valide direttive alle quali i
Dirigenti si devono scrupolosamente attenere, rispondendo del loro operato fino al licenziamento in caso d’inerzia. [MORE]