Cronaca

Riaprono le scuole in nove regioni: studenti sui banchi, precari in piazza

ROMA- E così oggi si torna a scuola, almeno in nove regioni d’Italia. Sono in tutto 592.601 gli studenti iscritti alla scuola superiore rivoluzionata e che usufruiranno della nuova riforma. Gli istituti superiori sono infatti stati accorpati in sei indirizzi: Liceo scientifico, senza latino, con 114.593 iscritti, Liceo classico con 42.018 iscritti, Liceo Linguistico con 33.779 iscritti, Liceo delle scienze umane con 26.970 iscritti e il Liceo artistico con 22.815 iscritti. Tra le novità della riforma ci sono anche 37 Licei musicali e i coreutici con un totale di 1.226 iscritti. [MORE]
Gli Istituti Tecnici sono stati prontamente riorganizzati in due settori con 11 indirizzi diversi e i professionali sono stati suddivisi in cinque settori con sei indirizzi a scelta.
Oltre 7.000.000 di studenti italiani terminano le vacanze e fanno dunque ritorno sui banchi di scuola. La scorsa settimana erano tornati all’opera gli studenti della provincia di Trento. Le regioni che lasceranno aprire i battenti alle scuole il più tardi possibile, e cioè il 20 settembre, sono Puglia, Abruzzo e Liguria.
E mentre gli studenti tornano a scuola, i precari scendono in piazza. Alcuni manifestanti hanno scelto come sede della loro protesta le due sponde dello Stretto per sottolineare che ‘la grande opera da compiere non è il ponte, ma un collegamento tra scuola e Paese.’
Erano circa 4.000 i precari scesi in piazza a Messina per protestare contro i tagli previsti dal ddl Gelmini. Dall’altra parte dello Stretto invece, a Villa San Giovanni, c’era un gruppo di 300 precari, arrivati da Puglia, Basilicata e Campania, che hanno bloccato la ferrovia per un’ora e mezza, fermando anche il transito dei treni.
Il coro più acclamato era quello che recitava così: ‘Vogliamo una sola disoccupata, ministro Gelmini sei licenziata.’
Una giornata di manifestazione senza scontri diretti, ma la polizia ha dovuto denunciare ben 25 persone. Poco dopo le 13 i manifestanti hanno occupato alcuni binari della stazione centrale di Villa San Giovanni, bloccando un treno di passeggeri provenienti da Torino e diretti a Palermo. Molte le proteste da parte dei viaggiatori, ma non sono mancati quelli che hanno perfettamente compreso la rabbia e lo spirito dei manifestanti.