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Riace onora i santi Anargiri Cosma e Damiano
Riceviamo e pubblichiamo
RIACE (RC) - A partire da oggi a Riace in provincia di Reggio Calabria viene celebrata la festa dei Santi Cosma e Damiano, con un grandissimo pellegrinaggio di devoti che arrivano anche dalle provincie vicine, come quella di Vibo Valentia (precisamente da paesi quali Acquaro, Brognaturo, Spadola, Simbario e Serra San Bruno). Come di consueto, i festeggiamenti vanno dal 25 settembre fino al 27 con una grandissima processione lungo tutte le vie di Riace e conclusa con imponenti fuochi d’artificio.
La processione, che avrà luogo domani (26), avviene a ritmo di tamburelli e organetti e dal duomo i simulacri giungono al Santuario Loro dedicato dove si trova una reliquia di San Cosma. Al corteo partecipano tutti i room e sinti della Calabria e della Sicilia, devotissimi ai Santi Anargiri. [MORE]
Gli zingari ballano, suonano e cantano inni ai Santi. Poi la notte dormono in Chiesa insieme ai malati per farsi curare durante la notte dai gloriosi fratelli Medici! Sempre il 26 settembre invece viene celebrato il rito sacramentale dell'unzione degli infermi, in una particolare celebrazione per i malati e i sofferenti del paese e delle zone limitrofe, rito questo molto praticato in vita dai Santi Cosma e Damiano. Oltre l'usanza di vegliare per l'intera notte (tra il 25 ed il 26) le statue dei santi medici custodite in chiesa e le danze degli zingari, peculiarità della festa è l'offerta dei fedeli ai santi di ex- voto in cera ed in pane, dalle forme prevalentemente anatomiche. Il cerimoniale prevede per oggi la cosiddetta "Calata dei santi".
Le statue dei santi vengono deposte dall'altare per essere poste in basso affinché i fedeli possano toccarle e deporvi gli ex voto. La mattina del 26 poi i rom salgono in paese, davanti il sagrato della chiesa continuano le danze e le invocazioni ai santi, quasi invitandoli ad uscire. Nel momento dell'uscita delle statue dalla chiesa i tamburelli sembra che si rompano vista la forza con cui vengono percossi ed un colorato fiume umano si mette a danzare spostandosi verso il santuario dove, S.E. Rev.ma Monsignor Giuseppe Fiorini Morosini, vescovo di Locri-Gerace, presiederà la Santa Messa. Giorno 27 le statue vengono riportate nella Chiesa Matrice, nel cuore del paese dell’alta Locride, dove saranno riposte fino al prossimo 25 settembre.
Elia Fiorenza