Cronaca
Riace, il sindaco Domenico Lucano si difende: "Mai preso soldi da alcuno, accuse assurde".
LOCRI, 4 OTTOBRE - "Non ho nulla da nascondere, quello che so lo dirò. Tutto". E ancora: "Contro di me accuse assurde".
Sono le parole pronunciate davanti al gip dal sindaco di Riace, Domenico Lucano, durante l'interrogatorio di garanzia, dopo essere stato accusato di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e irregolarità nell'affidamento diretto a due cooperative del servizio di raccolta dei rifiuti.
Lucano, arrestato martedì scorso nell'ambito di un'inchiesta coordinata dalla procura di Locri sulle attività del Comune calabrese e sulla gestione dei fondi destinati ai progetti dell'immigrazione, si difende: “Io non ho mai guadagnato, né preso soldi da alcuno. A chi voleva darmeli ho sempre detto di devolverli in beneficenza. A Riace sono stati usati soldi pubblici solo per progetti relativi ai migranti e per alleviare sofferenze, opportunità di lavoro e di integrazione o dare una vita migliore a perseguitati o richiedenti asilo".
Il sindaco lascia il Palazzo di Giustizia di Locri dopo un interrogatorio durato più di quattro ore accompagnato dai suoi due avvocati, Antonio Mazzone e Andrea Daqua.
I cronisti lo aspettano all’uscita e chiedono un giudizio sulle pesanti dichiarazioni di Matteo Salvini il giorno dell’arresto, senza però ottenere una risposta diretta: “Oggi ho ribadito una cosa molto chiara. Forse la Costituzione la rispetto più io che tanti che si nascondono dietro le regole. La prima regola della Costituzione italiana, che nasce dalla Resistenza, è avere rispetto della dignità degli esseri umani. E' la prima regola. Questi esseri umani non hanno colore della pelle, non hanno nazionalità. Sono tutti esseri umani allo stesso modo, con nessuna differenza"
Lucano, infine, tuona contro l’accusa di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina per avere organizzato matrimoni combinati al fine di far ottenere la cittadinanza ad alcuni migranti:“Sono stato arrestato per un atto di umanità”.
Rachele Fratini
Fonte immagine: la stampa.it