Estero
Reyhaneh giustiziata: il commento del ministro Mogherini
TEHERAN (IRAN), 25 OTTOBRE 2014 - Non c'è stato nulla da fare per Reyhaneh Jabbari, la giovane donna iraniana accusata di aver ucciso un uomo del posto. La giovane ha sempre detto di aver agito per legittima difesa, perché l'uomo l'avrebbe prima adescata, poi avrebbe tentato di abusare di lei.
Il tribunale iraniano aveva condannato a morte Reyhaneh, senza concederle un avvocato difensore e condannandola a cinque anni di reclusione prima della pena capitale.[MORE]
La mobilitazione internazionale
La mobilitazione internazionale era partita recentemente, quando la madre della ragazza è stata intervistata da una televisione statunitense, chiedendo a gran voce alla comunità internazionale un aiuto per salvare la figlia.
Gli organismi internazionali avevano già dichiarato viziato il processo che aveva portato alla condanna della 26enne. L'unica speranza era "il perdono" dei parenti dell'uomo ucciso, negato perché la giovane si sarebbe rifiutata di negare il tentativo di stupro.
Reyhaneh Jabbari sarebbe dovuta morire lo scorso 30 Settembre, ma l'esecuzione era stata rimandata, facendo sperare in un cambiamento da parte della giustizia di Teheran. Purtroppo, questo cambiamento non è avvenuto, e la ragazza è stata impiccata questa mattina mattina all'alba: a darne la notizia proprio la madre, attraverso i social network.
Il commento del Ministro Mogherini
"Avevamo sperato tutti che la mobilitazione internazionale potesse salvare la vita di una ragazza che invece è vittima due volte, prima del suo stupratore poi di un sistema che non ha ascoltato i tanti appelli"(fonte Adnokronos) commenta il ministro degli Esteri Federica Mogherini, aggiungendo che la lotta per i diritti umani è ancora difficile e che l'Italia mantiene in tal senso il suo impegno internazionale.
(Foto horsemoonpost.com)
Annarita Faggioni