Politica

Restitution Day n.2: i grillini chiedono apertura conto per le aziende in crisi

ROMA, 18 DICEMBRE 2013- Si parla di una cifra di oltre 2,5 milioni di euro, ricavati dal taglio dei propri stipendi e delle diarie da giugno ad ottobre 2013. Soldi che i grillini ora chiedono che vengano versati su un conto da destinare alle imprese in crisi. Ieri la manifestazione davanti al ministero dell’Economia e delle Finanze.
 

Si sono dati appuntamento ieri in via XX Settembre, sotto il ministero dell’Economia ed hanno dato vita al secondo Restitution Day. I parlamentari 5 Stelle hanno chiesto l’apertura immediata di un conto corrente che permetta loro di versare al Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese la somma di 2.563.016,76 euro. Nonostante l’emendamento, presentato dal M5S, sia stato approvato all’interno del “Decreto del Fare” il 5 agosto 2013, del conto da aprire ancora nessuna traccia. “Il governo” scrive in una nota il M5S “aveva 90 giorni di tempo (scadenza 19 novembre 2013) per emanare il decreto attuativo e rendere operativo il conto, ma non ha ancora fatto nulla. Basta! Ministro Saccomanni apri il conto Pmi”. Così ieri, durante la manifestazione, i grillini si sono presentati con un maxi assegno con la scritta “restituire ai cittadini”.
 

Spiega Paola Taverna, capogruppo al Senato per il M5S: “Questi soldi sono bloccati dall’immobilismo del governo Letta. Basta una firma e sto aspettando che il ministro Saccomanni la metta. Gli do due giorni di tempo, noi giovedì vogliamo il conto corrente dove poter destinare le risorse”.
 

Federica Sterza

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