Entra nel nostro Canale Telegram!
Ricevi tutte le notizie in tempo reale direttamente sul tuo smartphone!
ROMA, 16 DICEMBRE 2013-«Il voto degli elettori delle primarie e' l'ultimo appello per cambiare l'Italia: non si tratta di fare la pacificazione fra noi e Berlusconi ma si tratta di fare la pace con gli italiani, di fare la pace fra i politici e gli italiani». Dal palco dell’assemblea del Pd di Milano il neo segretari Matteo Renzi riceve l’investitura ufficiale del partito e inizia a fissare i paletti.
Il sindaco di Firenze ha trattato i temi fondamentali per il Paese: Lavoro, Scuola, Cultura, partendo da un accordo di governo alla tedesca, «voce per voce, punto per punto e con i tempi stabiliti per i prossimi 12-15 mesi». Renzi è si è poi soffermato sulla legge elettorale: «Non ci tiriamo indietro, si deve fare entro la fine di gennaio, al netto delle vacanze di Natale». [MORE]
Al termine del lungo intervento è arrivata la bordata nei confronti di Grillo: «Firma qui» in calce alle riforme «che il paese aspetta da trent'anni», e' la sfida del segretario al leader Cinque Stelle. Un modo per girare al mittente quel #renzifirmaqui lanciato dai grillini su twitter.«E se il caro Beppe" non dovesse accettare? Si dimostrerebbe un chiacchierone e un buffone». "
«Renzie aveva annunciato una sorpresina. E' stata invece solo una scoreggina». E’ la replica di Beppe Grillo affidata al suo blog. «Renzi ha detto con tono democratico e distensivo -ha aggiunto Grillo- 'Se noi ci stai, sei per l'ennesima volta un chiacchierone e l'espressione buffone vale per te'. I rimborsi elettorali vanno restituiti agli italiani, non a Grillo».
Davide Scaglione