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Renzi: Stop sull'aumento dell'Iva

ROMA, 9 MARZO -  Matteo Renzi ieri è intervenuto sul programma del governo Gentiloni da Bruno Vespa su RaiUno, chiarendo la sua posizione sulla più recente proposta del governo: no all’aumento dell’Iva. [MORE]

Renzi conferma la solidità del suo rapporto con Gentiloni: "Giochiamo con la stessa maglia, nella stessa squadra, non conta chi fa gol". L'ex premier è convinto che questo esecutivo  arriverà al 2018, ma sottolinea, solo se si "fanno le cose".

Secondo l'ex sindaco di Firenze aumentare l'Iva è un errore politico, ma si dice convinto che l'idea non sia di Gentiloni ma di tecnici, per i quali è "un evergreen". Per l’ex premier è possibile trovare le risorse senza far scattare le clausole di salvaguardia o aumentare le accise. E anche sull’idea, annunciata da Gentiloni, del taglio delle tasse sul lavoro Renzi si dice dubbioso: «La misura dei cinque punti nell’esperienza del governo Prodi non ha portato risultati. Io non l’ho fatta. Il governo deciderà  sulla base della proposta che viene fatta".

E' iniziata la competizione che impegnerà l'ex premier fino al 30 aprile, con Andrea Orlando e Michele Emiliano, per la segreteria del Pd. Ma Renzi non sembra preoccupato: "Orlando dicono sia forte tra gli iscritti e Emiliano nelle primarie aperte, io non lo so. Ho rispetto dei miei avversari e non passerò il tempo ad attaccarli. Uno l'ho scelto come ministro, l'altro l'ho aiutato a vincere in Puglia".

Non lascia passare in sordina però la dichiarazione di Emiliano che si è detto favorevole a una futura alleanza con i Cinque stelle: "A cena è andato con Berlusconi. Non so se Grillo sceglierebbe Emiliano... Io aspiro ad avere la maggioranza". E sempre contro il governatore della Puglia e le sue dichiarazioni  dove si è detto contrario all'obbligo di vaccini a scuola, dice: "Non è stato chiaro come altri presidenti di Regione. Ma non giochiamo sulla pelle della gente, su queste cose non si scherza. Litighiamo su tanti argomenti, sui vaccini per avere un voto in più si perde la faccia e la dignità del Pd".

Matteo Renzi si pronuncia anche sulla vicenda Consip, dicendo di volere i processi per arrivare alla verità e dichiarando di essere dalla parte dei giudici nonostante l'implicazione del padre. L'ex premier si pronuncia sulla figura di Bersani: "Con lui non ci siamo mai presi ma un partito non è 'C'è posta per te...'". 

Al Lingotto questo weekend Renzi approfondirà le sue proposte con i sostenitori: non sarà presente Walter Veltroni, che non vuole schierarsi al congresso, e non svela se ci sarà qualcuno di Fiat ma dice: "Marchionne l'ha salvata" ma il fatto che abbia portato la sede all'estero "mi sta sul gozzo".

Maria Minichino

(fonte immagine veb.it)